Da oggi gli interventi in sala operatoria saranno più brevi e meno faticosi per il chirurgo grazie alla realtà aumentata. La nuova frontiera conquistata dalla chirurgia 4.0 riguarda un occhiale 3D in grado di catturare sia gli elementi reali su quali intervenire, sia gli oggetti virtuali, necessari per garantire una performance eccellente riguardo le informazioni sul paziente.
L’intervento che interessa a l’apparato maxillo-facciale, ha avuto luogo al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Il team di chirurghi impegnati nell’operazione si è adoperato per riposizionare la mandibola del paziente, in modo tale da poter consentire la funzionalità del morso. Per ottenere questo risultato è stato utilizzato “Vostars” (Video-optical see-through augmented reality system), dispositivo all’avanguardia ideato da una squadra europea di scienziati e tecnici di quattro Paesi diversi e coordinato dall’Università di Pisa.
Vincenzo Ferrari, ingegnere biomedico al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo pisano, ha dichiarato: “Finora la realtà aumentata non è stata sfruttata appieno in sala operatoria. I visori in commercio rendono disponibili direttamente nel campo visivo alcuni contenuti digitali, come l’immagine tridimensionale dell’organo da operare. Queste immagini virtuali, ottenute dagli scanner radiologici (ad esempio tac e risonanza magnetica) vengono visualizzate dal medico prima dell’operazione per aiutarlo nella preparazione dell’intervento. Non era mai accaduto, però, che un visore fosse usato per guidare il vero e proprio atto chirurgico, a causa della difficoltà per il nostro occhio nel mettere a fuoco gli oggetti reali e virtuali contemporaneamente”.
Prima dello sviluppo di Vostars, il chirurgo doveva spostare lo sguardo su un monitor dove scorrevano le funzioni aggiuntive facendo correre il rischio al chirurgo di perdere la concentrazione, poiché doveva continuamente spostare lo sguardo dal paziente allo schermo. Grazie alla chirurgia 4.0 la vita in sala operatoria ha avuto una svolta: “Abbiamo dovuto risolvere il problema della coordinazione occhio-mano e della coerenza tra immagine reale e virtuale temporalmente, spazialmente e in termini di messa a fuoco – specifica Ferrari – Se il chirurgo deve seguire una linea di taglio virtuale questa deve apparire nel posto giusto e al momento giusto”.
Gli specialisti hanno spiegato il funzionamento di Vostars: “Grazie a una videocamera il visore combina le immagini di fronte al chirurgo con le immagini radiologiche del paziente e fa in modo che le due restino perfettamente coerenti e a fuoco. Inoltre il visore può diventare trasparente permettendo al chirurgo di scegliere quando passare dalla vista mediata dalla videocamera a quella naturale”.
Grazie alla nuova tecnologia Vostars, gli interventi potranno essere eseguiti in tempi ridotti e specialmente l’operazione avverrà con più cura dei dettagli. Il dottor Giovanni Badiali del Policlinico di Bologna ha affermato: “Prima dell’operazione abbiamo visualizzato nella realtà aumentata l’anatomia di scheletro, teschio, mascella e linea di taglio Poi il visore ha consentito di visualizzare una linea tratteggiata in 3D direttamente sull’osso della paziente, mostrando il percorso da seguire”.