Di ChatGPT ti stiamo parlando molto spesso, la nuova intelligenza artificiale sviluppata da openAI ha spopolato conquistando l’utenza ma purtroppo sta avendo anche seri problemi di privacy in diversi paesi. Per quanto riguarda l’Italia, al momento il chatbot è bloccato e sono molti coloro che sono ricorsi alla VPN, tuttavia altrettanti non si arrendono e oggi ti vogliamo parlare di una petizione interessante!
ChatGPT, una petizione chiede di ripristinarlo in Italia
ChatGPT ha portato una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’intelligenza artificiale e questo non si può negare, si tratta dopotutto dell’IA meglio riuscita fino a oggi in grado di risolvere praticamente qualunque questione gli venga posta. Per questo motivo erano molti gli utenti che ormai utilizzavano il chatbot quotidianamente.
Per questo motivo, un utente di nome Marco Trombetti ha deciso di dare il via a una petizione sul noto sito Change.org, con l’obiettivo di raggiungere 1000 firme e chiedere così al Garante della Privacy lo sblocco dopo il ban.
“Il ban di ChatGPT ha creato un grave danno a tantissimi cittadini, professionisti e a molte imprese italiane a diversi livelli di sviluppo, dalle startup alle aziende più mature che si trovano, in ogni settore, sulla frontiera dell’innovazione tecnologica, con la capacità di offrire una nuova generazione di prodotti e servizi nella nuova economia basata sull’intelligenza artificiale”, scrive l’utente, affermando che l’avvento di questa IA rappresenti a tutti gli effetti l’inizio di un nuovo mondo.
A ogni modo se sei anche tu d’accordo puoi andare a firmare la petizione a questo link, e nel frattempo ti diamo appuntamento al prossimo articolo!