Le prime rocce prelevate dal lato nascosto della Luna sono arrivate sulla Terra. La missione cinese Chang’e-6 ha portato a termine con successo il recupero, atterrando a Siziwang Banner, in Mongolia Interna, il 25 giugno. Le rocce sono state raccolte utilizzando una paletta e un trapano, e pesano circa 2 chili.
Un traguardo significativo per l’esplorazione spaziale cinese
La missione Chang’e-6 è stata lanciata il 3 maggio, raggiungendo l’orbita lunare il 1 giugno. Il lander si è posato nel cratere Apollo, all’interno del bacino South Pole-Aitken, il 4 giugno. La capsula di rientro, uno dei quattro moduli della missione, ha riportato il prezioso carico sulla Terra.
La Cina è il primo e unico Paese ad aver toccato il suolo del lato nascosto della Luna. La missione Chang’e-6 è la seconda a esplorare questa parte sconosciuta del satellite, seguendo la Chang’e-4 del gennaio 2019, che ha portato il rover Yutu 2, ancora attivo.
Il futuro dell’esplorazione lunare cinese con Chang’e-6
Con le future missioni Chang’e-7 e Chang’e-8, previste rispettivamente per il 2026 e il 2028, la Cina mira a raccogliere dati per costruire un avamposto lunare. La missione Chang’e-8, in particolare, sperimenterà tecnologie per la realizzazione di una base lunare nei pressi del polo sud, ricco di acqua, prevista per il 2030.
La missione Chang’e-6 rappresenta un passo avanti significativo per l’esplorazione spaziale cinese e per la comprensione della Luna. Quali scoperte potremmo fare con le prossime missioni? Facci sapere cosa ne pensi nei commenti!