L’India ha compiuto un passo da gigante nell’esplorazione lunare quando la missione Chandrayaan-3 è riuscita a far atterrare il lander Vikram sulla superficie lunare, vicino al Polo Sud, una regione mai raggiunta prima da nessuna altra missione spaziale. Chandrayaan-3 è la terza missione lunare dell’India, lanciata il 14 luglio 2023 con un razzo LVM3 M4 dal centro spaziale Satish Dhawan, e la missione comprende un orbiter, un lander e un rover, simili a quelli della missione Chandrayaan-2.
L’orbiter ha portato il lander e il rover in orbita lunare, preparandoli per una discesa controllata verso il suolo, e quest’ultimo è atterrato per l’esattezza il 23 agosto 2023 alle 18:02 ora indiana (12:32 UTC), facendo dell’India il primo paese a far atterrare con successo una sonda vicino al Polo Sud lunare, il primo paese a dispiegare un rover vicino al Polo Sud lunare, il secondo paese a far atterrare sul lato nascosto della Luna, il secondo paese a far atterrare sulla Luna nel 21° secolo e il quarto paese a far atterrare morbido sulla Luna.
L’interesse delle agenzie spaziali per la regione polare sud è dovuto alla presenza di crateri permanentemente ombreggiati dove è stato rilevato ghiaccio d’acqua dall’orbita, ciò dovuto al fatto che, a causa della piccola inclinazione della Luna, i poli hanno trappole fredde dove la luce non arriva mai, e il 60% di esse si trova oltre gli 80 gradi di latitudine del Polo Sud. Questo è uno dei motivi per cui la missione Artemis 3 mira a far sbarcare gli esseri umani lì tra qualche anno, ma l’India avrà la possibilità di esplorarlo per prima.
L’importanza della missione Chandrayaan-3
Lo sbarco sulla Luna della missione Chandrayaan-3 rimane un risultato fenomenale, e solo perché ci sono state molte missioni già riuscite sul nostro satellite, non significa che non sia una scommessa, infatti il non atterraggio del Luna-25 russo ha dimostrato esattamente questo, e non sono da dimenticare i precedenti tentativi da parte di Paesi come Israele, di una partnership tra Emirati Arabi Uniti e Giappone, e persino del lander indiano Chandrayaan-2 , tutte missioni che non sono mai riuscite e che, di conseguenza, non hanno mai raggiunto la superficie in sicurezza.
Il rover Vikram ha avuto problemi con il software e la velocità durante la discesa, provocando un atterraggio di fortuna, ma la parte orbitante di Chandrayaan-2 continua a eseguire importanti osservazioni scientifiche attorno alla Luna, tra cui lo scatto di alcune delle immagini della superficie ad alta risoluzione mai viste, foto che hanno anche contribuito a questa missione.
L’atterraggio è stato sicuramente un grosso ostacolo, ma non è stato l’unico che hanno dovuto affrontare, infatti essere i primi a sondare e cimentarsi in una latitudine così elevata è un’affare rischioso. Oltre ciò, c’è da ricordare che è un ambiente più duro con condizioni lunari già non così amichevoli, con il terreno che è molto accidentato, la disponibilità di luce solare molto ridotta e le temperature possono diventare molto basse, ma il team della missione è entusiasta di affrontare queste sfide a testa alta.
Gli scienziati dietro la misisone Chandrayaan-3 dimostreranno la capacità del rover di restare sulla Luna, e poi il lander e il rover condurranno esperimenti sul suolo lunare; l’obiettivo della missione Chandrayaan-3 è lavorare per almeno 14 giorni terrestri (un giorno lunare intero) con l’orbiter che lavora per almeno sei mesi, e se tutto andrà bene, questi numeri saranno facilmente superati.
Tra gli esperimenti misureranno la composizione della superficie lunare, stabiliranno la quantità di ghiaccio presente nel suolo lunare e cercheranno di comprendere meglio come si evolve la tenue atmosfera della Luna.
Inoltre, la missione Chandrayaan-3 ha anche un obiettivo educativo e divulgativo, per stimolare l’interesse dei giovani e del pubblico verso la scienza e lo spazio, per questo motivo, l’ISRO ha creato una guida per bambini che spiega in modo semplice e divertente gli obiettivi, le sfide e le prossime tappe della missione.
Un altro aspetto interessante della missione Chandrayaan-3 è il suo basso costo, che dimostra l’efficienza e l’innovazione dell’ISRO. Il budget totale della missione è stato di circa 615 crore di rupie indiane, equivalenti a circa 75 milioni di euro, con questa cifra che si è rivelata essere inferiore al costo di produzione di alcuni film di Bollywood o di Hollywood, come Adipurush, Barbie o Oppenheimer.
Questo significa che l’India ha investito meno di un centesimo di euro per ogni cittadino indiano per realizzare questa impresa storica, in confronto, la missione Apollo 11 degli Stati Uniti, che portò i primi esseri umani sulla Luna nel 1969, costò circa 25 miliardi di dollari dell’epoca, equivalenti a circa 180 miliardi di dollari attuali.
L’India, con Chandrayaan-3 ha dimostrato così di essere una potenza spaziale in grado di competere con le altre nazioni avanzate in questo campo, come Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa. L’ISRO ha già annunciato i suoi piani futuri per l’esplorazione lunare, tra cui la missione LUPEX, che prevede il lancio di un lander e un rover europei a bordo di un razzo indiano entro il 2025.
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