Il cervelletto si può dire che sia la parte più antica, più animale di noi, eppure viene spesso trascurata e raramente si trovano guide sul come allenarlo.
Preparati quindi ad un viaggo (guida!) che ti permetterà di entrare in contatto con la parte più “antica” di te.
Cos’è il cervelletto?
Il cervelletto, dal latino “piccolo cervello”, è una delle strutture più antiche e primitive del nostro sistema nervoso centrale. Si trova nella parte posteriore del cranio, appena sotto gli emisferi cerebrali e nonostante rappresenti solo il 10% del volume del cervello, contiene circa l’80% dei neuroni: una densità mostruosa.
È la centrale operativa della coordinazione motoria, dell’equilibrio, della postura, ma anche della memoria procedurale (cioè: imparare a fare qualcosa col corpo, tipo andare in bici, usare una tastiera, combattere in un gioco).
In termini evolutivi, è la parte più “rettiliana” di noi: lavora in background, in modo automatico, ma può essere potenziata con l’allenamento.
Come allenare, quindi questo benedetto cervelletto?
Esistono svariati modi per poter allenare il cervelletto, sia esercizi fisici che mentali.
Esercizi fisici per il cervelletto
Attività sportive: tennis, ping pong, ballo, arti marziali, e qualsiasi sport che richieda movimenti rapidi e coordinati sono ottimi per migliorare la coordinazione tra mente e corpo.
Esercizi di equilibrio: camminare su una linea, provare esercizi di yoga o pilates che richiedono equilibrio, possono aiutare a migliorare la propriocezione e la coordinazione.
Apprendimento di nuove coreografie: ballare, imparare una nuova disciplina sportiva, o semplicemente provare una sequenza di passi di danza complessi, stimola il cervelletto a gestire movimenti coordinati; possono andare benissimo anche discipline come yoga o Tai Chi per il miglioramento di questa parte cerebrale.
Usare la mano non dominante: scrivere, pettinarsi o lavarsi i denti con la mano non dominante costringe il cervello a lavorare in modo diverso, attivando nuove connessioni neuronali.
Esercizi con gli occhi chiusi: svolgere attività quotidiane (come camminare, lavarsi i denti) ad occhi chiusi, migliora la consapevolezza del corpo e la coordinazione.
Esercizi più “statici”, mentali per il cervelletto
Corpo sana in mente sana, dicevano gli antichi romani e ora viene la parte mentale.
Giochi di enigmistica: cruciverba, sudoku, giochi di parole, rebus e scacchi sono ottimi per mantenere la mente attiva e migliorare la concentrazione, la memoria e le capacità di problem solving.
Apprendimento continuo: leggere, seguire corsi, imparare una nuova lingua o un nuovo strumento musicale, stimola il cervello a creare nuove connessioni e a sviluppare nuove abilità.
Attività creative: dipingere, suonare uno strumento, scrivere, o dedicarsi al giardinaggio, sono attività che stimolano la creatività e la coordinazione.
Esercizi di memoria: memorizzare liste, raccontare storie, ricordare dettagli di un film o di un libro, sono ottimi per tenere in allenamento la memoria e l’attenzione.
Esercizi di concentrazione: leggere al contrario, contare al contrario, o svolgere calcoli a mente, sono attività che richiedono concentrazione e allenano la mente a lavorare in modo diverso.
Bonus
Alcuni piccoli bonus che possono essere d’aiuto, anche se potrebbero essere un po’ fuori dal contesto culturale di chi ha una certa età.
Videogiochi d’azione e riflessi (ma non quelli stupidi):
- FPS classici (Doom, Quake, Blood), bullet hell, platform con salti di precisione o perché no, avventure grafiche (Monkey Island, Broken Sword, etc).
- Attività utile: mappare nuovi tasti, imparare scorciatoie.
- Occhio: i giochi “brain-dead” non aiutano e servono titoli che richiedono precisione motoria e reazione rapida.
Suonare uno strumento musicale:
- Chitarra, piano, batteria, ma anche software come Synthesia.
- Coordina mani, tempo, ascolto: cervelletto attivissimo.
- Bonus: sviluppa anche la corteccia uditiva e la sincronia inter-emisferica.
Cammina su superfici irregolari:
- Sabbia, ghiaia, terreno sconnesso: ogni passo costringe il cervelletto ad aggiustare in tempo reale la postura.
- Anche salire/scendere scale senza guardarle stimola la memoria motoria e la reazione automatica.
Quando muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.
“L’arte della guerra”, Sun Tzu
Gli esercizi non bastano
Gli esercizi fisici e mentali per il cervelletto non sono tutto, serve anche altro.
Alimentazione
Una dieta ricca di Omega-3, vitamine e antiossidanti può favorire la salute del cervello e migliorare le prestazioni cognitive.
Sonno
Dormire a sufficienza è fondamentale per la salute del cervello e per la rigenerazione neuronale.
Gestione dello stress
tecniche di rilassamento come la meditazione e la mindfulness possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la concentrazione.
Importante: la costanza è fondamentale e per vedere risultati, è importante integrare queste attività nella propria routine quotidiana e praticarle regolarmente.
Perché allenare il cervelletto?
Allenare il cervelletto significa:
- Migliorare riflessi e prontezza
- Aumentare la precisione dei movimenti
- Ridurre gli errori motori e cognitivi
- Potenziare il focus mentale
- Raffinare la coordinazione mano-occhio
- Prevenire declino cognitivo e motorio legato all’età
Non serve diventare ninja: bastano attività mirate e costanti.
