Gli scienziati del Surrey, della Newcastle University e della Nottingham University descrivono in dettaglio come hanno sviluppato e utilizzato un modello computazionale per simulare la divisione cellulare, la migrazione cellulare e l’apoptosi (morte delle cellule nervose) nel tentativo di tradurre come questi processi possano essere incisivi nello sviluppo del cervello.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex.
Cellule nervose: la loro morte precoce è legata a determinate patologie?
Grazie al supporto della tecnologia informatica, i ricercatori hanno riprodotto un numero importante di strutture cerebrali da studiare, che hanno coinvolto dai ratti, macachi ed esseri umani. La ricerca ha evidenziato cambiamenti sensibili nel modo in cui le cellule si moltiplicano sviluppando strutture corticali che possono essere riscontrate nei disturbi del neurosviluppo come l’autismo, la polimicrogiria e l’eterotopia della banda sottocorticale.
Roman Bauer, ricercatore del Consiglio di ricerca in ingegneria e scienze fisiche e autore principale dello studio presso l’Università del Surrey, ha dichiarato: “Stiamo lavorando a un modello computazionale completo della corteccia cerebrale e di come si sviluppa, tenendo conto di come si comportano i neuroni e si organizzano nel nostro cervello. Per noi è chiaro che i modelli computazionali hanno un ruolo cruciale da svolgere nell’aiutarci a comprendere in modo completo i complessi processi biologici che portano a disturbi dello sviluppo”.
Marcus Kaiser, Professore di Neuroinformatica presso l’Università di Nottingham e autore senior dello studio, ha dichiarato: “Gran parte delle cellule nervose muore prima della nascita, ma non è chiaro perché queste cellule siano appena nate per morire in una fase così precoce. I risultati del team hanno mostrato che la morte cellulare gioca un ruolo essenziale nello sviluppo del cervello, poiché influenza lo spessore degli strati della corteccia, la varietà e la densità cellulare degli strati”.