Il numero di carcasse di elefanti in Zimbawe e Botswana, misteriosamente ritrovate rispettivamente in un bosco a ovest del Paese e vicino a un grande parco naturale, da un iniziale numero di 11 corpi, nel giro di qualche giorno è raddoppiato a 22. Secondo gli esperti, si ritiene che gli elefanti siano stati uccisi da un’infezione batterica dopo che le 11 carcasse iniziali sono state inizialmente scoperte venerdì 28 nella foresta di Pandamasue, tra il santuario della fauna selvatica Hwange National Park e Victoria Falls.
Le misteriose morti sono oggetto di indagine dopo che la Zimbabwe Parks and Wildlife Management Authority (Zimparks) ha già escluso il bracconaggio, poiché gli elefanti morti sono stati trovati con le zanne ancora sui loro corpi, inoltre anche l’avvelenamento da cianuro è stato escluso come causa di morte dopo i test effettuati.
Il portavoce di Zimparks, Tinashe Farawo ha detto che le ultime carcasse di elefanti sono state trovate lo scorso martedì e mercoledì e che la maggior parte degli animali erano giovani, con il più vecchio che segnava l’età di 18 anni.
Farawo ha inoltre detto:
“Sospettiamo che siano le stesse cause del primo gruppo e stiamo anche valutando la possibilità di prelevare campioni ad altri laboratori indipendenti in modo da poter ampliare le nostre indagini”.
Ha aggiunto che ci vorrà del tempo prima che sia pronto un rapporto finale sulle cause dei decessi, tuttavia un’ipotesi inizia già a farsi strada; secondo lo stesso Farawo, gli elefanti più giovani non possono raggiungere i rami degli alberi più alti e finiscono per mangiare tutto e parte della vegetazione che mangiano potrebbe essere velenosa.
Tutto ciò potrebbe essere causato da un aspetto più importante, infatti a causa della scarsità di cibo il problema potrebbe persistere durante la stagione secca, il che ci riporta al solito e NON EVITABILE riscaldamento globale.
Carcasse di elefanti in Zimbawe: situazione critica?
Lo Zimbabwe ha dovuto affrontare successive siccità indotte dal clima negli ultimi anni, lasciando gli animali con meno acqua e vegetazione per il cibo, tutto ciò potrebbe portare a una seconda ipotesi per il ritrovamento delle carcasse di elefanti, infatti a parte una possibile infezione batterica, alcuni animali potrebbero morire a causa dello stress di camminare per lunghe distanze per cibo e acqua.
I gruppi per il benessere degli animali, come l’African Wildlife Foundation, hanno espresso “preoccupazione” per la misteriosa morte e scoperta delle carcasse di elefanti in Botswana e Zimbabwe.
Philip Muruthi, vice presidente dell’African Wildlife Foundation per la conservazione delle specie e la scienza, ha detto che i ranger del parco dovrebbero rimuovere e distruggere le carcasse di elefanti che si trovano nelle immediate vicinanze degli insediamenti umani.
Muruthi, che ha sede a Nairobi, in Kenya, ha detto che le carcasse di elefanti dovrebbero essere spostati “per prevenire qualsiasi potenziale trasferimento di agenti patogeni come misura precauzionale“, inoltre le indagini cercheranno anche di stabilire se esiste un legame tra i decessi e quelli denunciati nel vicino Botswana.
Farawo, in risposta, ha detto che finora non ci sono prove per collegare l’incidente del Botswana e quanto sta accadendo in Zimbabwe, tuttavia a luglio, un funzionario della fauna selvatica in Botswana ha affermato che i test preliminari indicavano una tossina presente in natura come probabile causa della morte dei suoi elefanti.
Gli scienziati stanno ancora indagando sulla morte degli elefanti nell’area del delta dell’Okavango con bracconaggio, avvelenamento e antrace tutti esclusi. Il Botswana ha la più grande popolazione di elefanti del mondo, stimata in 156.000 e lo Zimbabwe ha la seconda più grande, stimata in 85.000.
I funzionari di Zimparks dicono che la più grande minaccia per il branco di elefanti dello Zimbabwe è la sovrappopolazione, aggiungendo inoltre che le precipitazioni inferiori rispetto alla norma di quest’anno potrebbero lasciare gli animali a rischio di fame, dopo che almeno 200 sono già morti nel 2019 per mancanza di acqua e cibo.
Lo Zimbabwe sostiene che dovrebbe essere consentito di vendere alcuni dei suoi elefanti a zoo stranieri per alleviare la congestione e anche raccogliere più fondi per la conservazione, in particolare con i blocchi indotti dal COVID-19 che impediscono le visite dei turisti dai paesi ricchi.
Come ti dicevo, lo Zimbabwe ospita circa 80.000 elefanti, circa un quinto del totale africano –stimano gli ambientalisti– e la popolazione complessiva è diminuita rapidamente negli ultimi anni, principalmente a causa di una combinazione di bracconaggio, caccia illegale e siccità.
L’Africa ospitava 1,3 milioni di elefanti negli anni ’70, ma oggi ne rimangono solo circa 500.000.
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