Un team di ricercatori della Cornell University ha sviluppato un innovativo sistema per catturare e rilasciare anidride carbonica utilizzando un’energia tanto pulita quanto gratuita: la luce solare e ispirandosi al modo in cui le piante assorbono il carbonio, questo approccio potrebbe rivoluzionare il settore, abbattendo i costi e riducendo le emissioni nette.

I metodi attuali per la cattura e il rilascio della CO₂ sono costosi e talmente energivori da richiedere, paradossalmente, l’uso di combustibili fossili e il nuovo studio, pubblicato da un gruppo di ricercatori del College of Arts and Sciences della Cornell University, rappresenta una svolta: un sistema chimico che sfrutta l’energia solare per separare il carbonio dai gas industriali.
Una soluzione “bio-ispirata” per cattturare il carbonio
I ricercatori hanno imitato i meccanismi con cui le piante immagazzinano il carbonio, sfruttando la luce del sole per attivare una molecola enolica, di norma stabile, rendendola abbastanza reattiva da catturare l’anidride carbonica; successivamente, sempre con l’energia solare, viene innescata un’ulteriore reazione che consente di rilasciare la CO₂ per poterla immagazzinare o riutilizzare.

Si tratta del primo sistema fotocatalitico al mondo capace di eseguire entrambe le operazioni: cattura e rilascio del carbonio.
Il primo autore dello studio è Bayu Ahmad, studente laureando, mentre la supervisione è a cura del professor Phillip Milner, docente associato di chimica e biologia chimica.
“Dal punto di vista chimico, questo sistema è completamente diverso da tutto ciò che si sta facendo oggi nella cattura del carbonio“, ha dichiarato Milner. “Quando Bayu mi ha presentato l’idea, pensavo non avrebbe mai funzionato. E invece funziona benissimo.”
Test reali superati
Il sistema è stato testato utilizzando campioni di gas provenienti dalla centrale termoelettrica a gas naturale del campus di Cornell, superando con successo anche la prova delle contaminazioni ambientali, spesso fatale per molti prototipi promettenti.

“Vorremmo arrivare al punto in cui sia possibile rimuovere l’anidride carbonica direttamente dall’aria“, ha aggiunto Milner. “Immaginate dei pannelli installati nel deserto, capaci di assorbire CO₂ atmosferica e trasformarla in anidride carbonica pura ad alta pressione, pronta per essere immagazzinata o convertita localmente in altri materiali.”
Verso un futuro a luce solare
Il laboratorio di Milner sta esplorando anche l’applicazione del sistema ad altri gas. Oggi, infatti, circa il 15% del consumo energetico globale è legato ai processi di separazione chimica.