Windows è l’equivalente della lavatrice: tutti lo usano, ma quasi nessuno lo usa appieno, o lo comprende, o magari ha funzioni che servirebbero giusto davanti agli occhi, ma non vengono sfruttate (o comprese).
Prima di capire questo sistema operativo, che molti usano nel quotidiano senza però saperlo sfruttare a dovere, è necessario capire il perché Windows è nato.
Windows: origini e storia breve, dagli anni 80 fino ai giorni nostri
Siamo agli inizi degli anni 80. All’epoca esistevano vari sistemi operativi e quasi tutti erano con interfaccia testuale (MS-DOS, OS-2, etc.) e per saper usare il sistema operativo era necessario avere davanti un manuale cartaceo che spiegasse per filo e per segno i programmi.
I più anziani ricorderanno CD NOME_CARTELLA (all’epoca venivano chiamate “directory”) e che per far partire un programma o un gioco il comando era NOMEFILE.EXE, MD creava la cartella, RD cancellava cartelle vuote e via discorrendo, ma non è un corso di MS-DOS (o del CMD di Windows che vedremo in altro articolo).
Anzi, qualcuno addirittura ricorderà l’interfaccia Commodore 64 che per quanto fosse più piacevole agli occhi perché colorata, c’erano non pochi comandi prima di riuscire a far partire la cassetta.
Qual era dunque il problema di queste interfacce testuali? Facile: erano poco intuitive poiché non tutti sono portati a memorizzare enormi righe di comandi, o di codice.
Il Commodore 64 fu uno dei primi tentativi di rendere il PC o comunque l’informatica utilizzabile anche dai non addetti ai lavori, da coloro che, quindi, non erano grafici, programmatori o contabili.
Un’interfaccia testuale, tuttavia, non era sufficiente ed era macchinosa per quel tipo di utenza, ecco nascere i primi sistemi operativi con interfaccia grafica! L’utente non deve più ricordarsi a memoria interi passaggi di riga di comando (o di codice), ha i “comandi” tramite icone direttamente sullo schermo!
Tutto molto bello, vero? Ma qual era il problema dell’interfaccia grafica?
Contrariamente all’interfaccia testuale, l’interfaccia grafica consuma più risorse a livello hardware! Il classico processore in kilobyte, usato fino ad allora dai Commodore 64 e da altri dispositivi degli anni 80 cominciava a non essere più sufficiente per tenere testa all’evoluzione tecnologica del sistema operativo ad interfaccia grafica!
Serviva qualcosa in più. Fu proprio in quel periodo che i famosi “PC IBM e compatibili”, come alcuni ricordano iniziarono ad avere le schede video: perché i personal computer cominciavano ad essere non solo più macchine per il lavoro ma anche per giocare! E il gioco di per sé consuma molte risorse, sia CPU (processore), che grafica.
Ecco che prendono forma le prime “forme” di scheda grafica, cominciando con EGA, CGA fino ad arrivare alla grafica VGA e come si sa, la porta VGA diventerà addirittura uno standard fino ad arrivare ai giorni nostri.
Tutta questa pappardella serve per spiegare che se non fosse mai esistita l’interfaccia grafica, non solo non sarebbe possibile videogiocare su computer se non con giochi in stile Commodore o DOS vecchio, ma addirittura dovremmo ancora ricordarci a memoria una serie di comandi che sono stati molto semplificati nel corso degli anni, fino ad arrivare agli smartphone Android e iOS che altro non sono che la “suprema” semplificazione non solo dell’interfaccia testuale (invisibile all’utente finale se non tramite escamotage), ma anche della stessa interfaccia grafica.
Tutto ciò è per far capire a te, caro lettore, che l’esigenza di nuove versioni di Windows non ha soli scopi commerciali, ma con l’avanzamento dell’interfaccia grafica e l’aumento delle prestazioni software è necessario anche per Microsoft (e non solo) tenersi al passo con l’avanzamento hardware?
Questo cosa significa?
Potrebbe essere difficile da capire come concetto, per questo userò il paradosso di Achille e della tartaruga per spiegarlo.
Citando testualmente Wikipedia all’omonima voce: «Il secondo argomento prende il nome “dell’Achille” e consiste in questo: nel momento in cui il concorrente più veloce parte dopo il concorrente più lento nella corsa, quest’ultimo non sarà mai raggiunto dal più veloce perché l’inseguitore prima sarebbe costretto a raggiungere il luogo da cui quello che fugge ha preso le mosse, e intanto, di necessità, il più lento sarà sempre un po’ più avanti.»
Tradotto in termini informatici si potrebbe dire che l’hardware cerca di rincorrere il software e che viceversa il software cerca di rincorrere l’hardware! Per quanto questa cosa sembri paradossale, non è difficile da capire, solamente che i due devono trovare una sorta di “equilibrio” tra le prestazioni di uno e le performance dell’altro.
Sono cose che già dall’inizio, avevo in un qualche modo accennato.
Ma cosa c’entra il paragone iniziale con la lavatrice?
Questo sarà approfondito nel prossimo articolo, ma in generale la lavatrice è piena di funzioni che ai più potrebbero essere utili (timer, extra risciacquo, detto anche skin care, etc.), ma nessuno o quasi “osa” usarle, eppure un uso corretto permetterebbe il risparmio di energia e di tempo. Ma sarà, grossomodo, questo l’argomento del prossimo articolo di questa rubrica su Windows.