Il cancro al pancreas rappresenta una forma di tumore maligno che trae origine dalle cellule del pancreas, una ghiandola vitale situata nella regione superiore dell’addome, posteriormente allo stomaco. Questa ghiandola svolge due ruoli fisiologici primari, entrambi indispensabili per il mantenimento delle funzioni vitali dell’organismo. In primo luogo, il pancreas è responsabile della sintesi e della secrezione di enzimi digestivi.

Cancro al pancreas: una neoplasia aggressiva della ghiandola digestiva ed endocrina
Queste molecole biochimiche vengono rilasciate nel lume del duodeno, il tratto iniziale dell’intestino tenue, dove catalizzano la scissione dei macronutrienti introdotti con l’alimentazione: lipidi, proteine e carboidrati, rendendoli assorbibili. In secondo luogo, il pancreas esercita una funzione endocrina, producendo ormoni cruciali per la regolazione del metabolismo glucidico. Tra questi spiccano l’insulina e il glucagone, che operano in sinergia per mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue.
La maggioranza delle neoplasie pancreatiche insorge a livello delle cellule esocrine, le stesse deputate alla produzione degli enzimi digestivi. Questa tipologia di cancro è denominata adenocarcinoma duttale pancreatico e rappresenta la forma più frequentemente diagnosticata. In una minoranza di casi, il tumore può svilupparsi a partire dalle cellule endocrine del pancreas, dando origine ai tumori neuroendocrini del pancreas (PNET). Questi ultimi presentano spesso un comportamento biologico differente dall’adenocarcinoma e possono essere associati a una prognosi potenzialmente più favorevole.
Il cancro al pancreas è notoriamente una patologia aggressiva, spesso diagnosticata in fasi avanzate della sua evoluzione. Diversi fattori concorrono a questa complessa realtà clinica. Innanzitutto, i sintomi iniziali del tumore pancreatico sono frequentemente vaghi e aspecifici, manifestazioni cliniche subdole che possono essere facilmente attribuite a condizioni patologiche meno gravi, determinando un ritardo significativo nel processo diagnostico.

In secondo luogo, la posizione anatomica del pancreas, situato in profondità nella cavità addominale, rende difficile la palpazione di eventuali masse tumorali durante gli esami fisici di routine, consentendo al tumore diProgredire silenziiosamente. Infine, in molti pazienti, il cancro al pancreas è caratterizzato da una rapida progressione e da una precoce tendenza a diffondersi ad altri organi distanti (metastasi), come il fegato, i polmoni e i linfonodi, complicando notevolmente le opzioni terapeutiche e riducendo l’efficacia dei trattamenti disponibili.
Nonostante le considerevoli sfide poste dalla diagnosi e dal trattamento del cancro al pancreas, la ricerca scientifica in questo ambito è in costante progresso. Si stanno compiendo avanzamenti continui nella comprensione dei meccanismi biologici che sottendono lo sviluppo e la progressione del tumore, aprendo la strada allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche potenzialmente più efficaci e mirate.
I sintomi più subdoli
L’affaticamento cronico e inspiegabile rappresenta un sintomo comune a numerose patologie, inclusa la neoplasia pancreatica. Nel contesto del cancro al pancreas, questa astenia può derivare direttamente dalla malattia stessa, dall’insufficiente assorbimento dei nutrienti conseguente a disfunzioni digestive indotte dal tumore, o da alterazioni metaboliche sistemiche innescate dalla presenza del processo neoplastico.

Una perdita di peso involontaria e non giustificata da cambiamenti nello stile di vita o nella dieta costituisce un sintomo più specifico e potenzialmente allarmante. Nel cancro al pancreas, questo calo ponderale può essere la conseguenza dell’interferenza del tumore con i processi digestivi e l’assorbimento dei nutrienti essenziali, oppure può riflettere alterazioni nel metabolismo energetico complessivo dell’organismo indotte dalla malattia.
Il dolore localizzato a livello addominale superiore, spesso descritto inizialmente come sordo o vago, e che può irradiarsi posteriormente verso la schiena, è un sintomo significativo, sebbene possa manifestarsi in fasi più avanzate della malattia. Questo disagio può presentarsi in maniera intermittente e tende a intensificarsi progressivamente nel tempo, riflettendo la crescita e l’infiltrazione neoplastica nelle strutture circostanti.
Il cancro al pancreas può compromettere la capacità della ghiandola di produrre e rilasciare adeguate quantità di enzimi digestivi. Questa disfunzione enzimatica può manifestarsi attraverso modificazioni significative delle abitudini intestinali, quali la comparsa di feci di aspetto untuoso e voluminoso (steatorrea), episodi diarroici o, al contrario, stipsi, segnalando un’alterata digestione dei grassi e degli altri nutrienti.

Il pancreas svolge un ruolo cruciale nella produzione di insulina, l’ormone deputato alla regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. La presenza di un tumore pancreatico può interferire con questa funzione endocrina, portando allo sviluppo di diabete mellito in soggetti precedentemente sani o a un significativo peggioramento del controllo glicemico in pazienti con preesistente diabete. Questo sintomo è considerato subdolo in quanto il diabete di tipo 2 è una condizione comune, ma una sua insorgenza improvvisa in età adulta o un deterioramento inatteso del compenso metabolico possono rappresentare un segnale d’allarme.
L’ittero, caratterizzato dalla colorazione giallastra della cute e delle sclere oculari, è un sintomo più specifico e si verifica quando il tumore ostruisce il dotto biliare principale. Questa ostruzione impedisce il normale deflusso della bilirubina, un pigmento biliare, che di conseguenza si accumula nel sangue. Sebbene l’ittero si manifesti tipicamente in fasi più avanzate della malattia, in alcuni casi la sua comparsa può essere graduale e inizialmente sottile.
Le terapie più efficaci
La gestione terapeutica del cancro al pancreas si configura come un processo complesso e altamente individualizzato, strettamente dipendente dallo stadio di progressione della malattia al momento della diagnosi, dalle condizioni generali di salute del paziente e da ulteriori fattori clinici specifici. L’obiettivo primario del trattamento può variare significativamente, spaziando dalla eradicazione completa della neoplasia al rallentamento della sua evoluzione e al miglioramento della qualità di vita del paziente.

L’intervento chirurgico rappresenta la modalità terapeutica più efficace e potenzialmente curativa per il cancro al pancreas, ma la sua applicabilità è limitata ai tumori che risultano localizzati e resecabili, ovvero suscettibili di rimozione chirurgica completa. La tipologia specifica di intervento chirurgico è determinata dalla precisa localizzazione del tumore all’interno della ghiandola pancreatica e può includere diverse procedure:
•Procedura di Whipple (Pancreaticoduodenectomia): Questa complessa operazione comporta l’asportazione della testa del pancreas, di una porzione del duodeno, di una parte dello stomaco, della cistifellea e del dotto biliare.
•Pancreatectomia Distale: Questa procedura chirurgica prevede la rimozione della coda e del corpo del pancreas, spesso associata all’asportazione della milza.
•Pancreatectomia Totale: Questa operazione, meno frequentemente eseguita, implica la rimozione completa del pancreas, della cistifellea, del duodeno, di una porzione dello stomaco, del dotto biliare e della milza.
Anche in seguito al successo di un intervento chirurgico, è frequentemente raccomandata l’esecuzione di chemioterapia adiuvante. Questo trattamento post-operatorio ha lo scopo di eliminare eventuali cellule tumorali residue a livello sistemico e di ridurre significativamente il rischio di una successiva recidiva della malattia.

• La chemioterapia si avvale dell’impiego di farmaci con azione citotossica, capaci di distruggere le cellule tumorali in tutto l’organismo. Essa può essere impiegata in diverse fasi della malattia:
• Chemioterapia Adiuvante: Somministrata dopo l’intervento chirurgico con l’obiettivo di eradicare eventuali micrometastasi e diminuire il rischio di recidiva locale o a distanza.
• Chemioterapia Neoadiuvante: Eseguita prima dell’intervento chirurgico con lo scopo di ridurre le dimensioni del tumore primario, facilitandone la successiva resecabilità chirurgica.
• Chemioterapia per Malattia Localmente Avanzata: Impiegata quando il tumore non è suscettibile di rimozione chirurgica, la chemioterapia può contribuire a rallentarne la crescita e ad alleviare la sintomatologia associata.
• Chemioterapia per Malattia Metastatica: In presenza di diffusione del cancro ad altri organi, la chemioterapia rappresenta il trattamento principale volto al controllo della progressione tumorale e al miglioramento della qualità di vita del paziente.
I regimi chemioterapici più comunemente utilizzati includono farmaci come la gemcitabina, il nab-paclitaxel, il FOLFIRINOX (combinazione di fluorouracile, leucovorina, irinotecan e oxaliplatino) e il CAPOX (capecitabina e oxaliplatino). La scelta del regime specifico è modulata dalle caratteristiche intrinseche del tumore e dalle condizioni cliniche del paziente.

La radioterapia sfrutta l’impiego di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali in una specifica area del corpo. Essa può essere impiegata con diverse finalità:
• In Combinazione con la Chemioterapia (Chemioradioterapia): Spesso utilizzata nel trattamento di tumori localmente avanzati che non possono essere asportati chirurgicamente.
• Come Terapia Palliativa: Impiegata per alleviare il dolore e altri sintomi causati dalla massa tumorale.
•Meno Frequentemente come Terapia Adiuvante o Neoadiuvante.Le moderne tecniche di radioterapia sono orientate a una maggiore precisione nel targeting del tumore, minimizzando il danno ai tessuti sani circostanti.
Le terapie mirate si basano sull’utilizzo di farmaci che agiscono su specifiche proteine o geni coinvolti nei processi di crescita e diffusione delle cellule tumorali. Attualmente, le terapie mirate hanno un ruolo limitato nel trattamento dell’adenocarcinoma duttale pancreatico, la forma più comune di cancro al pancreas. Tuttavia, esse rivestono un’importanza maggiore nel trattamento di alcune tipologie più rare di tumori pancreatici, come i tumori neuroendocrini del pancreas (PNET), nei quali farmaci come il sunitinib e l’everolimus possono essere impiegati con successo. La ricerca in questo campo è in continua evoluzione, aprendo nuove prospettive terapeutiche.
L’immunoterapia mira a stimolare il sistema immunitario del paziente affinché riconosca e combatta attivamente le cellule tumorali. Nella maggior parte dei casi di adenocarcinoma duttale pancreatico, l’immunoterapia non ha ancora dimostrato una significativa efficacia. Tuttavia, sottogruppi di pazienti con specifiche alterazioni genetiche, come l’instabilità dei microsatelliti (MSI-H), possono beneficiare di questo approccio terapeutico. La ricerca sull’applicazione dell’immunoterapia nel cancro al pancreas è un campo attivo e promettente.

La terapia palliativa rappresenta una componente fondamentale nella gestione globale del cancro al pancreas, specialmente nelle fasi avanzate della malattia. Il suo focus primario è l’alleviamento del dolore, la gestione dei sintomi debilitanti (come la perdita di peso, la nausea e i problemi digestivi) e il miglioramento complessivo della qualità di vita del paziente. Essa può includere la somministrazione di farmaci per il controllo del dolore, il supporto nutrizionale specialistico, la gestione dei disturbi digestivi e, in alcuni casi, procedure interventistiche come l’inserimento di stent per risolvere l’ostruzione del dotto biliare.
L’approccio terapeutico più efficace per il cancro al pancreas coinvolge frequentemente un team multidisciplinare di specialisti, comprendente chirurghi oncologi, oncologi medici, radioterapisti, gastroenterologi, specialisti del dolore, nutrizionisti e psicologi. Questa integrazione di competenze assicura che il paziente riceva la migliore cura possibile, personalizzata in base alle sue specifiche esigenze cliniche. È cruciale che i pazienti discutano apertamente le opzioni terapeutiche con il proprio team medico per comprendere appieno i potenziali benefici e rischi di ciascun trattamento e per sviluppare un piano di cura individualizzato e condiviso.
Le cliniche più all’avanguardia in Italia
L’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano si distingue a livello nazionale e internazionale per il suo “Pancreas Center”, un centro altamente specializzato e multidisciplinare dedicato alla diagnosi e al trattamento di tutte le patologie pancreatiche, incluso il carcinoma. Il team di esperti, guidato da professionisti di fama globale, adotta un approccio integrato che spazia dalla chirurgia avanzata alla chemioterapia e alla radioterapia, con una forte partecipazione a studi clinici innovativi.

Anche l’Humanitas Research Hospital di Rozzano (Milano) è ampiamente riconosciuto come un centro di eccellenza per la gestione del cancro al pancreas. Il loro “Centro per le Malattie del Pancreas e del Duodeno” si caratterizza per un approccio multidisciplinare che favorisce una stretta integrazione tra l’attività di ricerca scientifica e la pratica clinica, avvalendosi inoltre di tecnologie mediche all’avanguardia.
Il centro di chirurgia del pancreas dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, situato presso il Policlinico G.B. Rossi, è spesso indicato come uno dei centri leader in Italia per il numero elevato di interventi chirurgici eseguiti e per la consolidata esperienza del suo team di chirurghi specialisti. Il centro è inoltre attivamente impegnato nella ricerca scientifica e nell’applicazione di terapie innovative, come si evince dal loro sito web.
La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma ha istituito il “Gemelli Pancreatic Advanced Research Center”, un centro specificamente dedicato alla ricerca traslazionale e al trattamento avanzato dei tumori del pancreas. Il Policlinico offre un percorso clinico assistenziale dedicato ai pazienti affetti da questa patologia e dispone di un centro chirurgico altamente specializzato, informazioni consultabili sul loro sito.
L’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano rappresenta un polo oncologico di riferimento sia a livello nazionale che internazionale. Il loro approccio multidisciplinare, che coinvolge diverse figure professionali, e il forte impegno nella ricerca traslazionale, volta a trasferire rapidamente i risultati della ricerca di base alla pratica clinica, lo rendono un’opzione di primaria importanza per il trattamento del cancro al pancreas. Maggiori dettagli sono disponibili sul loro portale online.

La Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero di Brescia è menzionata per la sua expertise nell’esecuzione di interventi chirurgici complessi per il cancro al pancreas e per l’adozione di tecnologie mediche avanzate nel percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti. Il loro sito web fornisce ulteriori informazioni sulle loro specializzazioni e servizi.
Il primo passo fondamentale nella scelta del centro di cura più appropriato per il carcinoma pancreatico consiste nel consultare il proprio medico curante o l’oncologo che segue il caso. Questi professionisti sanitari possiedono una conoscenza approfondita della situazione clinica specifica del paziente e possono fornire indicazioni più mirate e personalizzate in base alle sue esigenze individuali.
Non si deve esitare a richiedere un secondo parere medico presso uno dei centri di eccellenza precedentemente menzionati. Questa ulteriore consultazione specialistica offre l’opportunità di ottenere una valutazione indipendente e complementare del caso, fornendo al paziente una visione più ampia delle opzioni terapeutiche disponibili e contribuendo a una decisione più informata.
Un aspetto cruciale nella scelta del centro di cura è rappresentato dalla verifica dell’esperienza specifica della struttura nel trattamento del cancro al pancreas. È consigliabile informarsi sul volume di interventi chirurgici eseguiti annualmente per questa patologia e sull’esperienza specifica dell’équipe medica, in quanto un elevato numero di procedure e una comprovata expertise possono correlare con migliori risultati clinici.

I centri medici all’avanguardia nel trattamento del cancro partecipano frequentemente a studi clinici di ricerca. Questi studi offrono ai pazienti la possibilità di accedere a terapie innovative, spesso non ancora disponibili al di fuori del contesto sperimentale, rappresentando un’opportunità importante da considerare nel percorso di cura.
Le cliniche più all’avanguardia in Europa
Germania
European Pancreas Center, Heidelberg University Hospital: Rinomato a livello mondiale per la diagnosi e il trattamento delle malattie pancreatiche, con un elevato volume di interventi chirurgici e ottimi risultati clinici.
University Hospital Rechts der Isar, Monaco di Baviera: Considerato uno dei migliori ospedali in Germania, caratterizzato da un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti oncologici.
Charité – Universitätsmedizin Berlin: Un ospedale universitario di punta nella capitale tedesca, con una vasta gamma di specializzazioni in ambito oncologico.
University Hospital Hamburg-Eppendorf (UKE): Uno dei principali centri medici in Europa, con un’attenzione particolare alla cura e alla ricerca nel campo del cancro.
Spagna
Hospital Quirónsalud Barcelona : Un ospedale privato situato a Barcellona, con una solida reputazione nel trattamento delle patologie oncologiche.
Francia
Institut Curie, Parigi: Un centro oncologico leader a livello europeo, riconosciuto per la sua eccellenza sia a livello nazionale che internazionale.
Gustave Roussy, Villejuif (vicino a Parigi): Annoverato tra i primi 10 istituti oncologici a livello globale, si distingue per un approccio integrato e personalizzato alla cura del paziente.
Portogallo
Botton-Champalimaud Pancreatic Cancer Centre, Lisbona: Un centro all’avanguardia situato a Lisbona, dedicato sia alla ricerca innovativa che al trattamento multidisciplinare del cancro al pancreas, con la presenza di esperti di fama internazionale.
Svezia
Karolinska University Hospital, Stoccolma: Il più grande centro di chirurgia epato-bilio-pancreatica in Svezia, con un approccio multidisciplinare e una forte enfasi sulla medicina di precisione nel trattamento dei tumori.
Le cliniche più all’avanguardia nel resto del mondo
Stati Uniti
MD Anderson Cancer Center (Houston, Texas): Costantemente annoverato tra i migliori ospedali oncologici negli Stati Uniti, vanta una vasta esperienza nel trattamento del cancro al pancreas e un solido impegno nella ricerca scientifica.
Memorial Sloan Kettering Cancer Center (New York, New York): Un altro centro di eccellenza di fama mondiale, noto per il suo team multidisciplinare di esperti e l’accesso a studi clinici innovativi nel campo del cancro pancreatico.
Mayo Clinic (Rochester, Minnesota): Riconosciuta per la sua assistenza sanitaria completa e l’approccio multidisciplinare adottato nel trattamento del cancro al pancreas. Dispone anche di sedi in Arizona e Florida, estendendo la sua expertise a diverse regioni.
Dana-Farber Cancer Institute (Boston, Massachusetts): Affiliato alla Harvard Medical School, questo istituto si configura come un centro leader nella ricerca scientifica e nel trattamento clinico del cancro in generale.
Johns Hopkins Hospital (Baltimora, Maryland): Un ospedale universitario di grande prestigio, che ospita un centro specificamente dedicato alla cura e alla ricerca nel campo delle patologie oncologiche.
UCLA Health – Ronald Reagan Medical Center (Los Angeles, California): Offre trattamenti avanzati per il cancro al pancreas e dispone di un centro specializzato nella gestione delle malattie pancreatiche.
Stanford Health Care (Stanford, California): Riconosciuto per la sua eccellenza sia nella cura clinica del cancro che nella ricerca traslazionale, che mira a tradurre le scoperte scientifiche in nuove terapie.
Canada
Princess Margaret Cancer Centre (Toronto): Uno dei più grandi e rinomati centri oncologici del Canada, che include un programma specificamente dedicato al trattamento del cancro del pancreas.
Asia
National Cancer Centre Singapore (NCCS): Un istituto specializzato nel trattamento oncologico, caratterizzato da un approccio multidisciplinare e una forte enfasi sulla ricerca scientifica nel campo del cancro.
Sunway Medical Centre (Malaysia): Offre una vasta gamma di trattamenti oncologici, avvalendosi di tecnologie mediche avanzate per la cura dei pazienti.
Consulto con l’oncologo di riferimento: un dialogo essenziale
Il primo passo cruciale nel processo decisionale relativo alla scelta di un centro specializzato per il trattamento oncologico consiste in un colloquio approfondito con il proprio oncologo curante. Durante questa discussione, è fondamentale presentare le diverse opzioni di centri di eccellenza e sollecitare il suo parere professionale, basato sulla conoscenza specifica della situazione clinica individuale.
Un’azione successiva importante è dedicata alla ricerca e alla raccolta di informazioni dettagliate sui centri di cura che suscitano interesse. La consultazione dei siti web ufficiali di tali istituti permette di approfondire la conoscenza dei loro programmi terapeutici, delle équipe mediche specializzate nelle diverse patologie oncologiche e delle aree di particolare competenza clinica e scientifica.
Non si deve esitare a richiedere una seconda opinione medica presso uno dei centri di eccellenza identificati. Questa ulteriore valutazione specialistica offre l’opportunità di ottenere un parere indipendente e complementare sul proprio caso clinico, consentendo di ampliare la prospettiva sulle possibili opzioni di trattamento e di prendere una decisione più consapevole e informata.

Un elemento pratico ma non trascurabile nella scelta di un centro di cura, specialmente nel caso di istituti situati al di fuori del territorio italiano, riguarda la valutazione accurata degli aspetti logistici. È importante considerare attentamente la posizione geografica del centro, i potenziali costi associati al trattamento e le esigenze di viaggio e alloggio per il paziente e i suoi accompagnatori.
Una sfida immane e il valore del sostegno umano
Affrontare la diagnosi e il percorso terapeutico del cancro al pancreas rappresenta una prova straordinariamente ardua, costellata di incertezze e momenti di profonda difficoltà. Questa battaglia coinvolge non solo coloro che combattono la malattia in prima persona, ma anche i loro cari, che offrono un sostegno incondizionato con amore e dedizione. Di fronte a una simile avversità, le parole possono talvolta apparire inadeguate a esprimere la complessità delle emozioni e delle sfide affrontate. Tuttavia, l’auspicio è che possiate percepire la sincera vicinanza e il sostegno tangibile di coloro che vi circondano e dell’intera comunità scientifica e medica, incessantemente impegnata nella ricerca e nell’innovazione terapeutica.

Nonostante le difficoltà intrinseche alla malattia, è fondamentale ancorarsi alla consapevolezza che la speranza non è vana, bensì concreta e alimentata dal costante progresso della scienza medica. La ricerca sta compiendo passi significativi nella comprensione dei meccanismi biologici del cancro al pancreas e nello sviluppo di approcci terapeutici sempre più efficaci e mirati. L’emergere di nuove terapie, unitamente a una crescente consapevolezza della malattia nella comunità scientifica e nella popolazione generale, offre prospettive sempre più incoraggianti per il futuro.
I centri di eccellenza che sono stati menzionati, sia in Italia che nel panorama internazionale, rappresentano una testimonianza tangibile di questo impegno incessante verso un domani in cui il cancro al pancreas possa essere affrontato con un successo sempre maggiore, trasformando la prognosi e offrendo nuove speranze ai pazienti e alle loro famiglie.