Camminare è una delle attività fisiche più semplici, economiche e accessibili al mondo, ma anche una delle più sottovalutate, ma desso un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine porta dati significativi che riguardano direttamente le comunità a basso reddito, spesso escluse dalle grandi analisi scientifiche.

Uno studio su quasi 80.000 persone in 12 Stati USA
Lo studio ha coinvolto 79.856 persone, principalmente afroamericani a basso reddito residenti nel sud-est degli Stati Uniti. I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti dal Southern Community Cohort Study, una delle più grandi indagini epidemiologiche sul tema della salute nelle fasce sociali meno rappresentate.
Il team, guidato dal dottor Wei Zheng del Vanderbilt University Medical Center, ha esaminato la relazione tra il tempo dedicato alla camminata (sia lenta che veloce) e il rischio di mortalità.
Il risultato? Camminare a passo veloce anche solo 15 minuti al giorno è associato a una riduzione della mortalità del 20% ed è un beneficio significativamente maggiore rispetto al camminare lentamente per più di tre ore al giorno.
Perché il passo conta più della durata
I partecipanti allo studio hanno indicato quanto tempo camminano in media ogni giorno, distinguendo tra:
- Camminata lenta: per esempio spostamenti quotidiani, camminate al lavoro, passeggiate con il cane.
- Camminata veloce: come salire le scale, camminare a ritmo sostenuto, o fare esercizio.

Questi dati sono stati incrociati con i registri del National Death Index per verificare lo stato vitale e le cause di morte.
Il dato interessante è che i benefici della camminata veloce sono risultati indipendenti da altre attività fisiche. Anche chi fa già un po’ di movimento può trarre vantaggio aggiuntivo introducendo della camminata veloce nella propria giornata.
Benefici concreti per il cuore (e non solo)
I benefici documentati dalla camminata veloce, in particolare sul piano cardiovascolare, includono:
- Maggiore efficienza cardiaca: migliora il flusso di sangue e ossigeno, ottimizzando la funzione del cuore.
- Controllo del peso e della pressione: riduce i rischi legati a obesità, ipertensione e colesterolo.
- Universalmente accessibile: è un’attività a basso impatto, adatta a qualsiasi età o condizione fisica.
Un’occasione per ridurre le disuguaglianze
Le comunità a basso reddito affrontano ostacoli strutturali: spesso vivono in zone con scarso accesso a spazi verdi, sono esposte a maggiore inquinamento e, in molti casi, hanno un accesso limitato a cure mediche o assicurazioni sanitarie. Queste condizioni aumentano il rischio di malattie croniche e mortalità precoce.

In questo contesto, una semplice azione come camminare a passo svelto può diventare uno strumento concreto di equità sanitaria.
La dottoressa Lili Liu, co-autrice dello studio, conclude: “Le campagne di salute pubblica dovrebbero incoraggiare la camminata veloce, anche solo per 15 minuti al giorno. È un’attività a costo zero, che può salvare vite e ridurre le disuguaglianze in modo tangibile“.