Ti sei mai chiesto perché negli ultimi anni faccia così tanto caldo? La risposta a questa domanda sta dando del filo da torcere anche agli scienziati più esperti. Nel 2023, per esempio, la temperatura media della Terra ha superato le previsioni di ben 0,2°C, un piccolo numero che nasconde però un’anomalia gigantesca su scala globale.
Come si è arrivati a questo punto?
La risposta non è semplice e coinvolge una serie di fattori che stiamo ancora cercando di comprendere a fondo. In primo luogo, è noto che il riscaldamento globale è dovuto principalmente all’aumento dei gas serra nell’atmosfera, prodotti in gran parte dalle attività umane. Ma quello che ha sorpreso gli esperti è l’entità del calore registrato, che ha superato ogni previsione e modello climatico esistente.
Un elemento chiave di questa enigmatica situazione è stato l’indebolimento del fenomeno meteorologico noto come El Niño, che si caratterizza per un riscaldamento delle acque del Pacifico e può influenzare drasticamente il clima globale. Tuttavia, anche con l’El Niño, i modelli climatici non sono riusciti a prevedere l’intensità del calore che abbiamo sperimentato.
Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies della NASA, ha spiegato che ci troviamo di fronte a un “territorio inesplorato”. La mancanza di dati precisi e l’incertezza nelle tecniche statistiche utilizzate finora complicano ulteriormente la capacità degli scienziati di fornire una spiegazione esauriente.
Caldo: è tutto dovuto all’attività umana?
Probabilmente sì, ma non solo. Altri fattori, come le variazioni nell’attività solare e le recenti eruzioni vulcaniche, possono avere effetti significativi, ma temporanei, sul clima. Ad esempio, l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel gennaio 2022 ha rilasciato grandi quantità di aerosol nell’atmosfera, che potrebbero avere contribuito al raffreddamento temporaneo in alcune aree del globo.
Inoltre, dal 2020, i nuovi carburanti ecologici utilizzati per il trasporto marittimo hanno ridotto le emissioni di zolfo, che, ironicamente, contribuiscono al raffreddamento del pianeta interagendo con le nuvole. Questa diminuzione dello zolfo atmosferico, quindi, potrebbe avere un impatto sul riscaldamento globale più di quanto previsto.
Cosa ci aspetta?
È difficile dirlo con certezza. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se le temperature torneranno entro i parametri previsti dai modelli o se continueranno a sorprenderci. Ciò che è certo è che la scienza del clima è più impegnativa che mai e richiede un’attenzione costante e rinnovata.
Questo scenario ci impone di riflettere sull’impatto delle nostre azioni sul pianeta e sull’importanza di adottare misure per mitigare il cambiamento climatico. Dopo tutto, il benessere del nostro ambiente globale dipende dalle scelte che facciamo oggi.
E tu, cosa pensi possiamo fare per invertire questa tendenza? Credi che ci sia ancora tempo per mitigare gli effetti del riscaldamento globale?