La caccia alle streghe in Europa è stato uno dei periodi più oscuri e tragici della storia, che può essere inserito tra il XV e il XVII secoli, in cui migliaia di persone, e soprattutto donne, sono state accusate di stregoneria e hanno dovuto subire processi, torture e la morte nella maggior parte dei casi, o al rogo oppure per annegamento. Si tratta di un periodo di isteria collettiva e persecuzione sistemica che ancora oggi è parecchio studiato.
La caccia alle streghe: ecco le sue origini
Ciò che ha portato gli esseri umani a iniziare con questa persecuzione della caccia alle streghe è un’insieme molto complesso di credenze popolari, religiose e sociali: nel Medioevo infatti la stregoneria veniva associata molto spesso al paganesimo e di conseguenza era considerata un reato contro la fede cristiana. Fu la Chiesa Cattolica attraverso l’Inquisizione a iniziare questa persecuzione verso chiunque fosse sospettato di eresia o di pratiche esoteriche.
Durante il periodo della Riforma Protestante della Controriforma Cattolica le persecuzioni aumentarono notevolmente poiché la tensione religiosa tra cattolici e protestanti andò a creare un clima di sospetto e di paura e le accuse di stregoneria divennero quindi un’arma potente per potersi liberare dai propri nemici sia politici sia religiosi.
Nel 1487 venne pubblicato un documento che alimentò notevolmente la caccia alle streghe, ossia il “Malleus Maleficarum” (Il Martello delle Streghe), scritto dai frati domenicani Heinrich Kramer e Jacob Sprenger. Si trattava di un manuale in cui si parlava dettagliatamente di come identificare di conseguenza debellare le streghe e divenne di conseguenza una guida per gli inquisitori, oltre che un mezzo per diffondere la paura della stregoneria in tutta Europa.
Nella maggior parte dei casi i processi per stregoneria si basavano su delle accuse infondate e su delle prove inconsistenti, dato che le confessioni venivano ottenute dopo torture inimmaginabili e ogni piccolo comportamento fuori dall’ordinario poteva essere interpretato come una prova. Le donne erano le più accusate, soprattutto quelle estremamente belle e quelle con i capelli rossi. Inoltre, la caccia alle streghe non si limitò solamente all’Europa, ma raggiunse anche l’America, come nel caso delle streghe di Salem nel New England che portò all’esecuzione nel 1692 di 20 persone.
Fortunatamente questo fenomeno arrivò a una fine, quando nel XVIII secolo l’illuminismo criticò le superstizioni e le pratiche inquisitorie: infatti, gli intellettuali illuministi denunciarono questi fatti come barbarie e cercarono di riportare la razionalità tra le persone e il rispetto dei diritti umani. Inoltre, vi furono diverse riforme legali che contribuirono a ridurre la credibilità delle accuse di stregoneria, così come l’avvento della scienza moderna e di conseguenza i processi per stregoneria vennero aboliti e le vittime riabilitate.