Il bucero dal becco giallo, un cugino stretto dell’uccello che ha ispirato Zazu de Il re leone, è uno dei tanti animali, in questo caso uccelli, che purtroppo sta affrontando l’estinzione locale a causa della crisi climatica.
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Ecology and Evolution, ha riportato il costante crollo della popolazione del bucero dal becco giallo meridionale (Tockus leucomelas) nella loro terra natale del deserto del Kalahari, nell’Africa meridionale, tra il 2008 e il 2019, con la sua scomparsa che è quasi certamente legato all’aumento delle temperature in gran parte del loro habitat naturale, affermano i ricercatori.
Il bucero dal becco giallo è un parente del bucero dal becco rosso, meglio conosciuto come l’uccello teso interpretato da Rowan Atkinson nel film Disney del 1994 Il re leone e John Oliver nel rinnovamento del 2019, e si dice anche che gli uccelli svolgano un ruolo significativo nella mitologia e nella spiritualità di alcune culture locali dell’Africa meridionale.
Ulteriori dettagli sul bucero dal becco giallo
La specie si distingue per il suo comportamento riproduttivo abbastanza insolito, il bucero dal becco giallo meridionale infatti è una specie socialmente monogama, che opta per relazioni a lungo termine con un singolo individuo. Una volta che il maschio bucero dal becco giallo meridionale instaura una relazione e si è accoppiato, rimarrà con il suo compagno e aiuterà a difendere il nido.
Tuttavia, poiché le temperature continuano a salire, questa strategia di allevamento viene messa a dura prova, infatti confrontando le prime tre stagioni tra il 2008 e il 2011 con le ultime tre tra il 2016 e il 2019, i ricercatori hanno scoperto che la percentuale media di cassette nido occupate è scesa dal 52% al 12%.
Il numero di tentativi di riproduzione riusciti è diminuito dal 58% al 17% e la media dei pulcini prodotti per tentativo di riproduzione è diminuita da 1,1 a 0,4.
I ricercatori sostengono che questo è fortemente legato all’aumento delle temperature nell’area associata al cambiamento climatico. Quando le alte temperature hanno raggiunto, sopra i 35,7°C (96,26°F), non sono stati osservati tentativi di riproduzione riusciti, ed era anche chiaro che i tentativi di riproduzione falliti erano direttamente correlati al numero di giorni in cui la temperatura dell’aria era diventata troppo alta.
Se questa situazione dovesse continuare, è improbabile che parti significative dell’Africa meridionale vedano buceri dal becco giallo meridionale entro la fine del decennio.
“Gran parte della percezione pubblica degli effetti della crisi climatica è correlata a scenari calcolati per il 2050 e oltre. Eppure gli effetti della crisi climatica sono attuali e possono manifestarsi non solo nel corso della nostra vita, ma anche nell’arco di un solo decennio.”
ha affermato in una dichiarazione il dottor Nicholas Pattinson, autore principale dello studio dell’Università di Cape Town, il quale ha poi in seguito aggiunto
“Nonostante nessun evento di decesso di grandi dimensioni eclatanti, la nostra previsione in questo studio è che i buceri dal becco giallo meridionale potrebbero essere estirpati dalle parti più calde del loro areale già nel 2027”.
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