Boston Dynamics, celebre per i suoi robot come il cane robotico Spot, sta affrontando una situazione economica difficile. Secondo quanto riportato dal Boston Globe, l’azienda ha licenziato 45 dipendenti, pari al 5% della sua forza lavoro.
Licenziamenti per garantire la sostenibilità
Un portavoce dell’azienda ha confermato che i licenziamenti hanno colpito quasi tutte le divisioni. In una nota inviata ai dipendenti, il CEO Robert Player ha spiegato che, nonostante il successo mediatico dei robot, Boston Dynamics sta “bruciando liquidità a un ritmo superiore ai progressi commerciali”.
Player ha sottolineato che questa decisione dolorosa è necessaria per ottimizzare le operazioni e garantire una crescita sostenibile. “Spot sta scalando con successo nei settori industriali e governativi, Stretch dimostra il suo valore nella logistica, e la ricerca su Atlas sta progredendo a un ritmo incoraggiante,” ha dichiarato. Tuttavia, è stato chiaro: per raggiungere gli obiettivi a lungo termine, l’azienda deve ridurre i costi operativi.
Cresce la concorrenza nel settore
Il panorama dei robot umanoidi e industriali sta diventando sempre più competitivo. Aziende come Tesla, Agility Robotics e Figure AI stanno raccogliendo enormi investimenti per sviluppare soluzioni simili, aumentando la pressione su Boston Dynamics.
Nonostante la popolarità dei suoi prodotti, come Spot, utilizzato da vigili del fuoco e ospedali durante la pandemia di COVID-19, e Stretch, il braccio robotico progettato per i magazzini, Boston Dynamics fatica a trasformare il successo mediatico in risultati finanziari solidi.
Il futuro di Boston Dynamics
La versione completamente elettrica del robot umanoide Atlas è in arrivo, secondo un aggiornamento di aprile, ma l’azienda dovrà affrontare sfide significative per mantenere la competitività sul mercato. La situazione di Boston Dynamics potrebbe rappresentare un segnale d’allarme per altre aziende che tentano di costruire business sostenibili nel settore della robotica e dell’IA.
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