La missione di Boeing con la sua navicella spaziale Starliner è diventata un nuovo capitolo problematico nella storia dell’esplorazione spaziale. Quello che doveva essere un breve soggiorno di otto giorni per gli astronauti Suni Williams e Butch Wilmore sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si è trasformato in un’odissea di oltre 75 giorni, con la loro data di ritorno ancora incerta.
Problemi tecnici e ritorno ritardato
Il volo della Starliner, progettata da Boeing, ha incontrato una serie di problemi tecnici che hanno costretto la NASA a posticipare ripetutamente il rientro degli astronauti. Nonostante le rassicurazioni di Boeing e della NASA che Williams e Wilmore non siano “bloccati”, la situazione appare chiara: il loro ritorno sulla Terra è stato significativamente ritardato, e le soluzioni sono limitate.
Mark Nappi, il manager del programma Starliner di Boeing, ha ammesso in un’intervista con il New York Times di non essere sorpreso che la navicella si trovi ancora nello spazio. “Penso che tutti sapessimo che sarebbe durato più a lungo”, ha dichiarato, esprimendo rammarico per non aver gestito meglio le aspettative sin dall’inizio. “Non abbiamo parlato molto di quanto più a lungo sarebbe durato, ma mi dispiace non aver detto subito che saremmo rimasti finché non avessimo completato tutto ciò che volevamo fare.”
Le opzioni di rientro e i rischi
Attualmente, la NASA sta valutando due opzioni per riportare Williams e Wilmore sulla Terra. La prima prevede di rischiare un rientro a bordo della Starliner, nonostante i problemi tecnici. La seconda, più imbarazzante per Boeing, sarebbe quella di farli rientrare a bordo di una navicella SpaceX Crew Dragon all’inizio del prossimo anno.
Ken Bowersox, amministratore associato della NASA per le operazioni spaziali, ha ammesso che il tempo sta per scadere. “Sta diventando più difficile con i consumabili che stiamo usando e con i porti che stiamo utilizzando”, ha spiegato durante una teleconferenza. “Stiamo raggiungendo un punto in cui entro l’ultima settimana di agosto dovremmo davvero prendere una decisione.”
I rischi sono elevati: se il sistema di propulsione della Starliner dovesse malfunzionare dopo essersi sganciata dalla ISS, potrebbe perdere il controllo e addirittura schiantarsi contro la stazione orbitale.
La decisione finale e il futuro di Boeing
La NASA dovrebbe annunciare la sua decisione entro questa settimana, avendo dato a sé stessa tempo fino a metà o fine agosto per decidere. Il risultato di questa missione non solo influenzerà il futuro del programma Starliner di Boeing, ma avrà anche ripercussioni significative sull’intera industria dell’esplorazione spaziale privata.
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