Il Parlamento europeo, nella giornata di San Valentino, ha dato la sua approvazione formale ai nuovi standard sulle emissioni dei veicoli che farebbe si che ci sia un blocco auto benzina e diesel con le relative vendite, sia per quanto riguarda le auto, sia per quanto riguarda i mezzi commerciali, in tutti e 27 i Paesi ed entro il 2035.
Come si può leggere nell’annuncio ufficiale, trecentoquaranta membri hanno votato a favore del blocco auto benzina e diesel, mentre invece i membri che hanno votato contro sono stati 279 e 21 gli astenuti; lo scorso ottobre tuttavia è stato raggiunto un accordo iniziale sulle nuove regole del blocco auto benzina e diesel, questo accordo infatti prevede che tutte le auto e i furgoni venduti nell’UE emettano zero emissioni di CO2 entro la metà del prossimo decennio.
Sebbene sia stata data la prima approvazione, il blocco auto benzina e diesel ha ancora un paio di fasi da superare prima di diventare legge, innanzitutto devono essere formalmente approvati dal Consiglio dell’UE e pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’UE, tuttavia Reuters osserva che l’approvazione finale dovrebbe essere data entro marzo, il che significa che il più grande blocco commerciale del mondo e sede di importanti case automobilistiche tra cui BMW, Audi, Ferrari e Mercedes-Benz sarà presto ufficialmente sulla buona strada per eliminare quasi completamente i veicoli alimentati da motori a combustione.
Da dove nasce questo blocco auto benzina e diesel?
Le norme proposte fanno parte del progetto “Fit for 55” dell’UE, che mira a ridurre le emissioni in tutto il blocco del 55% entro il 2030. Bloomberg osserva che il trasporto su strada rappresenta attualmente circa un quinto delle emissioni dell’UE, il che significa che riducendolo sarà fondamentale se il blocco vuole diventare carbon neutral entro il 2050.
Le regole dell’UE richiedono anche una riduzione delle emissioni delle auto del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021, che è maggiore della riduzione del 37,5% che Reuters osserva era stata precedentemente pianificata. Esistono, tuttavia, esenzioni per i produttori che producono meno di 10.000 automobili o 22.000 furgoni all’anno.
Piani simili sono stati annunciati anche per camion e autobus che richiedono una riduzione delle loro emissioni del 90% entro il 2040, riferisce sempre Bloomberg.
“Questi obiettivi creano chiarezza per l’industria automobilistica e stimolano l’innovazione e gli investimenti per le case automobilistiche. L’acquisto e la guida di auto a emissioni zero diventeranno più convenienti per i consumatori e un mercato dell’usato emergerà più rapidamente. Rende la guida sostenibile accessibile a tutti.”
ha affermato il politico olandese Jan Huitema, che ha negoziato per conto del Parlamento europeo scrivendo l’accordo.
La scadenza dell’UE è simile ai piani annunciati da altri governi in tutto il mondo, per esempio nel 2020, il Regno Unito, appena uscito dall’UE, ha annunciato l’intenzione di vietare la vendita di nuove auto non elettriche entro il 2030 e di nuove auto ibride entro il 2035.
La California, che è uno dei più grandi mercati automobilistici del mondo, ha piani simili ovvero vietare la vendita di nuovi veicoli con motore a gas entro il 2035, e i legislatori di alcuni altri stati degli Stati Uniti hanno espresso interesse a seguire le orme della California.
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