Bitcoin in grado di provenire dalla natura: riesci a immaginarlo? Alcune persone sì ed è proprio per questo che nasce “Bitcoin Bloem”: i fiori di bitcoin! L’idea è nata a Rotterdam in Olanda, da un gruppo di persone che hanno visto il fenomeno della nuova moneta estremamente poco ecologico; infatti, per poter fare anche poco denaro, è necessario azionare dei computer in grado di macinare dati 24 ore su 24. E questo porta via energia, altro denaro e molto inquinamento che, sulla Terra, potrebbe essere decisamente ridotto a favore della natura.
E il pensiero di questo gruppo è proprio questo! Racimolando le idee sono arrivati alla conclusione di dover creare una serra in grado di poter creare la moneta virtuale senza dover ricorrere a tantissima energia tecnologica cattiva. Parliamo di un uso tecnologico decisamente più sano; infatti, la serra in questione viene riscaldata dall’elettricità non consumata e riutilizzata, al posto del classico gas naturale. Ma da dove deriva tale elettricità?
Bitcoin Bloem rivoluzioneranno il mondo della moneta virtuale
“Questa operazione non produce co2. Noi riduciamo il gas naturale e utilizziamo elettricità rinnovabile, il che significa che è meglio per l’ambiente, stiamo effettivamente migliorando l’ambiente invece di distruggerlo facendo il contrario” ha dichiarato uno dei fondatori del gruppo.
It was a nice filming day. More to come in January. pic.twitter.com/pqwOwQ5LNM
— BitcoinBloem (@BloemBitcoin) November 30, 2022
Sui loro social network è possibile trovare tantissime informazioni utili, consigli e video dimostrativi questa serra decisamente tecnologica. Non solo, perché vengono mostrati anche i risultati del duro lavoro svolto dal gruppo nel creare il cosiddetto “mining” per la moneta virtuale più famosa del mondo. E il loro lavoro viene ripagato dai fiori e dalle piante che, periodicamente, riescono a regalare colori e vivacità.