Secondo un nuovo e recente studio, ci sono cattive notizie per gli amanti della birra o dell’alcol in generale, sembrerebbe infatti che, bere anche solo due bicchieri al giorno del “nettare giallo”, comporterebbe un volume cerebrale inferiore, che andrebbe via via peggiorando con l’aumento del suo consumo.
La ricerca, i cui risultati e studi effettuati dagli scienziati del team sono stati pubblicati sulla nota rivista Nature, continua a sfidare la convinzione che piccole quantità di alcol non abbiano conseguenze –o siano addirittura salutari– scoprendo che coloro che hanno alterazioni cerebrali significative dovute al consumo di alcol possono avere di conseguenza danni cognitivi.
“Ci sono alcune prove che l’effetto del bere sul cervello è esponenziale”
afferma l’ex post-dottorato e co-autore corrispondente Remi Daviet in una dichiarazione, il quale subito dopo aggiunge:
“Quindi, un drink in più in un giorno potrebbe avere un impatto maggiore rispetto a qualsiasi drink precedente quel giorno. Ciò significa che ridurre l’ultimo drink della notte potrebbe avere un grande effetto in termini di invecchiamento cerebrale”.
Per anni, quasi tutti noi ci siamo lasciati trascinare da quella speranza e da quella scienza contrastante che sosteneva l’idea alla cui base c’era la neutralità verso la saluta di un consumo di birra da leggero a moderato, oppure dal fatto che bevande come il vino rosso sono state, per anni, propagandate come una brillante fonte di antiossidanti –o che addirittura facesse bene al cuore–.
Tuttavia, prove recenti stanno iniziando a evidenziare una differenza drammatica nel volume del cervello e nelle microstrutture dei bevitori di alcol rispetto a quelli che riescono ad essere astemi, con i ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno cercato di approfondire questa relazione.
Lo studio sugli effetti della birra, e dell’alcol, sulla salute
Il team ha preso i dati sul consumo di alcol insieme all’imaging cerebrale di 36.678 persone sane di mezza età e anziane e ha controllato le potenziali variabili confondenti prima di cercare correlazioni tra l’assunzione di birra e i cambiamenti nel cervello. Il volume del cervello è stato corretto per le dimensioni della testa, quindi le differenze non dovrebbero avere un impatto sull’effetto valutato dell’alcol.
Con l’aumento del consumo di alcol, si è verificata una conseguente diminuzione del volume generale del cervello, del volume della materia grigia e della microstruttura della sostanza bianca, in sostanza, le dimensioni del cervello si sono ridotte quando il partecipante ha bevuto più alcol.
“Non è lineare. Più bevi, più peggiora.”
ha detto Daviet.
Questi risultati erano in linea con gli studi precedenti, tuttavia c’erano anche implicazioni negative sul cervello quando il partecipante beveva pochissime unità alcoliche, anche solo con uno o due bicchieri. Con solo mezza birra o una pinta di birra al giorno, il cervello ha visto cambiamenti equivalenti a un invecchiamento di due anni, quando poi questo aumentava a due o tre unità al giorno, il cervello è cambiato nell’equivalente di tre anni e mezzo di invecchiamento.
Ora, i ricercatori sostengono che questo mette in discussione le linee guida del governo e della salute sul consumo sicuro di alcol.
“Questi risultati contrastano con le linee guida scientifiche e governative sui limiti di consumo sicuro”
afferma Henry Kranzler, direttore del Penn Center for Studies of Addiction.
“Ad esempio, sebbene l’Istituto nazionale per l’abuso di alcol e l’alcolismo raccomandi alle donne di consumare in media non più di un drink al giorno, i limiti raccomandati per gli uomini sono il doppio, una quantità che supera il livello di consumo associato nello studio con la diminuzione del cervello volume.”
Il team sta ora rivolgendo la propria attenzione al fatto che i risultati rimangano gli stessi se il consumo di alcol rimane costante, come una birra al giorno ogni giorno, o quando qualcuno non beve alcol per una settimana ma poi si abbuffa durante il fine settimana.
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