Il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova la resilienza delle foreste europee. Un recente studio condotto dalle università di Vienna e Monaco rivela che quasi una specie di alberi su due potrebbe non sopravvivere alle mutate condizioni climatiche. Questa ricerca evidenzia un grave rischio per la biodiversità e la stabilità degli ecosistemi forestali, già gravemente compromessi da siccità e parassiti.
Biodiversità: un allarme per la biodiversità
Non tutte le specie di alberi sono pronte ad affrontare le sfide del cambiamento climatico. Solo alcune, meno della metà, mostrano la flessibilità necessaria per adattarsi alle previsioni climatiche future. Questa situazione impone una riflessione critica sui processi di riforestazione, che devono considerare la scelta di specie più resilienti per garantire la sopravvivenza delle foreste.
La ricerca ha esaminato 69 specie di alberi distribuite in 238.080 siti in tutta Europa, scoprendo che solo una frazione è in grado di adattarsi a variazioni climatiche rapide, che vanno da previsioni di un clima più freddo a un aumento delle temperature entro la fine del secolo. In Germania, ad esempio, si prevede che solo 10 specie per chilometro quadrato saranno in grado di adattarsi, meno della metà rispetto a quelle che potrebbero sopravvivere in condizioni considerate “stabili“.
Tra le specie più resilienti figura la farnia, la quercia più diffusa in Europa, che sembra essere una delle meglio equipaggiate per resistere. Tuttavia, il potenziale declino di molte altre specie rappresenta una seria minaccia per le foreste del continente, già indebolite dagli effetti diretti e indiretti del cambiamento climatico.
L’eco della ricerca non riguarda solo l’ambito scientifico, ma tocca direttamente anche le politiche ambientali e le pratiche di gestione forestale. Gli esperti suggeriscono che non è possibile affidarsi esclusivamente a un nuovo mix di specie arboree, ma sono necessarie azioni rapide e mirate per mitigare il cambiamento climatico e proteggere efficacemente le nostre foreste.
La situazione in Italia riflette una simile urgenza. Le foreste coprono circa il 36,7% del territorio nazionale e sono cruciali per mitigare eventi climatici estremi, regolare la qualità dell’aria e del suolo e assorbire anidride carbonica. La betulla dell’Etna, ad esempio, un albero unico al mondo, è minacciata di estinzione a causa delle mutate condizioni climatiche.
La responsabilità di proteggere i nostri boschi è enorme, e le decisioni prese oggi influenzeranno la nostra capacità di sostenere ecosistemi forestali sani e funzionali nel futuro. Le foreste non sono solo un rifugio per la biodiversità ma sono fondamentali per la vita umana su questo pianeta.
Che cosa pensi possiamo fare per contribuire alla salvaguardia delle foreste europee di fronte a queste sfide climatiche della biodiversità?