A partire dal 1° gennaio 2025, il Belgio sarà il primo Paese dell’Unione Europea a vietare la vendita di sigarette elettroniche monouso. Una decisione che pone il Paese all’avanguardia nella lotta contro i rischi per la salute e l’inquinamento ambientale, come annunciato dal ministro della Salute, Frank Vandenbroucke.
La motivazione del divieto: salute e ambiente al primo posto
Il ministro Vandenbroucke ha definito le sigarette elettroniche usa e getta una vera minaccia, soprattutto per i più giovani. “Questi prodotti sono progettati esclusivamente per attirare nuovi consumatori, spesso adolescenti, creando una nuova generazione di persone dipendenti dalla nicotina”, ha dichiarato.
La nicotina, principale sostanza presente in molte sigarette elettroniche, non solo genera dipendenza, ma rappresenta anche un rischio per la salute. Inoltre, il ministro ha sottolineato l’impatto ambientale devastante di questi dispositivi. La combinazione di plastica, batterie e componenti elettronici contribuisce alla creazione di rifiuti chimici difficili da smaltire, aggravando la crisi ambientale.
Un esempio per l’Europa
Il Belgio si pone come apripista, invitando gli altri Paesi europei a seguire il suo esempio. Il divieto riflette un impegno concreto verso una regolamentazione più rigida dei prodotti che combinano rischi sanitari e danni ambientali.
Anche il Regno Unito introdurrà un provvedimento simile nel corso del 2025, mentre l’Australia, all’inizio del 2024, ha adottato una delle legislazioni più severe al mondo, vietando la vendita di sigarette elettroniche al di fuori delle farmacie.
Le reazioni degli esperti e del mercato
Steven Pomeranc, proprietario di un negozio di sigarette elettroniche a Bruxelles, ha accolto la notizia del divieto con preoccupazione ma anche con spirito di adattamento. “Il livello di inquinamento creato da queste sigarette monouso è impressionante. La batteria, ad esempio, continua a funzionare anche quando il dispositivo è vuoto. È assurdo che non possano essere ricaricate”.
Tuttavia, Pomeranc è ottimista sul futuro del settore, grazie alle alternative disponibili. “Ci sono sistemi ricaricabili con cialde pre-riempite, che offrono un’esperienza altrettanto pratica. Il mercato si sposterà semplicemente verso questi dispositivi”.
Un impatto su scala globale
Questo divieto rappresenta non solo un cambiamento per il Belgio, ma anche un segnale forte per gli altri Paesi. Regolamentazioni simili potrebbero emergere in tutta Europa, contribuendo a ridurre la dipendenza dalla nicotina e il problema dei rifiuti tecnologici.
L’attenzione ora si sposta su Bruxelles, dove il Belgio spera che il suo esempio stimoli una normativa comunitaria. La lotta contro le sigarette elettroniche usa e getta è appena iniziata, e il Belgio si è posizionato come leader in questa battaglia.
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