Sembra l’inizio di un film catastrofico, ma è pura geologia: la Terra ha un battito. Letteralmente. Un team di scienziati europei e africani ha appena scoperto una sorta di pulsazione ritmica proveniente dalle profondità del mantello, proprio sotto il continente africano. E no, non è solo un curioso fenomeno naturale. È il segnale di qualcosa di gigantesco che sta per succedere.
Il continente africano si spezzerà (ma non domani)
La scoperta è stata pubblicata su Nature Geoscience, e tutto ruota attorno alla regione dell’Afar, in Etiopia — un’area nota per la sua intensa attività vulcanica. Lì sotto, a quanto pare, blocchi di mantello fuso stanno risalendo in onde ritmiche, passando attraverso punti deboli della crosta terrestre, noti come rift zones.
Queste pulsazioni di magma stanno spingendo contro la crosta africana, e nel giro di milioni di anni — ripetiamo: milioni — porteranno alla frammentazione del continente. Come già successo in passato, nascerà un nuovo oceano.
“Il mantello sotto l’Afar non è uniforme né fermo. Pulsano flussi chimicamente distinti”, ha spiegato la geologa Emma Watts della Swansea University.
Il ritmo nascosto del mantello
Il team ha analizzato oltre 130 campioni di roccia vulcanica, trovando segnali chiari: il mantello non solo si muove, ma lo fa con regolarità, come un cuore che batte. E la frequenza di questo “battito” cambia a seconda dello spessore della placca terrestre.
“Nei rift a espansione rapida, come il Mar Rosso, le pulsazioni si propagano in modo efficiente e regolare — come un impulso in un’arteria stretta”, ha aggiunto Tom Gernon, geologo dell’Università di Southampton.
Perché questa scoperta è importante?

Perché cambia il modo in cui leggiamo la superficie terrestre. Vulcani, terremoti, fratture continentali: tutto potrebbe essere collegato a questi impulsi profondi. Capirli meglio significa prevedere meglio — e forse anche prepararsi — a eventi sismici e vulcanici.
“Ha implicazioni profonde per l’interpretazione del vulcanismo, dei terremoti e dei processi di frammentazione continentale”, ha detto il prof. Derek Keir.
Quindi no, non è solo una metafora dire che “la Terra ha un cuore pulsante”. Ce l’ha davvero. Solo che batte con tempi geologici, impercettibili per noi… ma fondamentali per la storia del pianeta.
Ti affascina il lato nascosto del nostro pianeta?
Seguici su Instagram per altri misteri geologici e scoperte che fanno tremare la crosta: @icrewplay_t