Recentemente, i ricercatori dell’Università della California a Riverside hanno fatto una scoperta straordinaria: batteri capaci di distruggere i super-inquinanti noti come Pfas. Questi microrganismi, appartenenti al genere Acetobacterium, si trovano comunemente nelle acque reflue e potrebbero rappresentare una soluzione economica per purificare le acque contaminate.
Come funzionano questi batteri
I Pfas, o ‘forever chemicals‘, sono composti chimici noti per la loro resistenza estrema. Questa resistenza deriva dai forti legami tra atomi di carbonio e fluoro presenti nella loro struttura molecolare. Ed è proprio questo legame che i batteri identificati dal team di Yujie Men riescono a spezzare grazie a specifici enzimi.
Men spiega: “È la prima volta che si scopre un batterio capace di agire sui legami fluoro-carbonio dei Pfas. Se riusciamo a comprendere il meccanismo, forse possiamo trovare enzimi simili e selezionare quelli più efficaci.” La bioingegneria potrebbe, inoltre, migliorare questi enzimi, rendendoli ancora più efficienti e capaci di agire su una gamma più ampia di composti Pfas.
Un futuro promettente per l’ambiente
Questa scoperta apre la strada a metodi a basso costo per ripulire le acque contaminate prima che raggiungano i pozzi, con un impatto significativo sulla salute pubblica e sull’ambiente. Se i ricercatori riusciranno a progettare nuovi enzimi o a migliorare quelli appena scoperti, potrebbe essere possibile affrontare con maggiore efficacia il problema dei super-inquinanti.
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