Se sei un tecnico informatico avrai notato sicuramente una cosa, molti privati installano Avast Antivirus per varie motivazioni, la più frequente è “non mi fido dell’antivirus di Windows” (ossia Windows Defender); questi personaggi cadono nel terrore quando poi gli disinstalli questo strumento e dicono “ma allora cosa uso per difendermi dai virus?“, evidentemente c’è una percezione falsissima riguardo la protezione dei virus e sulle utilità che Windows già propone e che funzionano con un discreto successo.
Il motivo del successo di Avast Antivirus in versione gratuita
Francamente non ho la più pallida idea di come una cosa che non protegge da nulla, poiché la versione gratuita di Avast Antivirus ha un lato oscuro che vedrai tra poco.
Qual è quindi la motivazione del successo di un antivirus che “non funziona?”. Una possibile spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che Windows 7 i primi tempi non aveva una protezione in tempo reale la quale sarà poi Windows Defender e ancora prima Windows XP, richiedevano di installare un antivirus a tua scelta per questa ragione; evidentemente fu in quel periodo che Avast Antivirus iniziò a guadagnare popolarità.
A questo va aggiunto il fatto che Windows Defender durante i primi tempi era tutt’altro che stabile ed efficacie, mentre oggi ha ottenuto non solo una grande stabilità, ma un’ottima protezione in tempo reale.
Appesantimento del sistema operativo
Un grosso problema (già noto ai tempi), comune anche ad altri antivirus come Norton Antivirus, sta nel fatto che Avast Antivirus appesantisce non poco il carico di lavoro del sistema operativo; sovraccaricando inutilmente il sistema operativo, può rendere l’esperienza dell’utilizzo di Microsoft Windows molto frustrante per via di vari lag e problemi di stabilità, cosa che Windows Defender essendo integrato nel sistema operativo, per forza di cose non fa.
Il lato oscuro di Avast Antivirus in versione gratuita
Attualmente non ho ancora visto nessuno parlare di questa tematica, sembra quasi passare inosservata.
È una cosa nota che gli antivirus a pagamento durante il periodo di prova, o anche durante il periodo in cui hai la versione stessa a pagamento, disattivino Windows Defender; fino a qui, finché lo fanno le versioni a pagamento degli antivirus (su Malwarebytes Anti-Malware è una prassi, per esempio), non c’è nulla di strano.
Peccato che Avast Antivirus in versione gratuita non sia altrettanto trasparante; infatti, anche la versione gratuita di Avast Antivirus disattiva la protezione in tempo reale di Windows Defender, lasciando il computer esposto a rischi non indifferenti che non saranno mai individuati in tempo reale.
Sebbene dalle opzioni di Windows sia comunque possibile riattivare Windows Defender in tempo reale, la cosa non è nota generalmente all’utente medio, oltre al fatto che quest’ultimo riattivato in tempo reale, con Avast Antivirus installato, rischia di aumentare inutilmente il carico di lavoro del proprio PC, soprattutto su dispositivi non propriamente performanti già di loro.
Avast Antivirus è, tra le altre cose, difficile da disinstallare
Una pratica comune di molti utenti poco esperti nell’uso di un Personal Computer Windows è quello di mettere le icone nel cestino pensando, pensando di disinstallare il programma; quando poi l’utente poco esperto nota che il programma scelto non si disinstalla nel caso migliore cerca come fare su Google e generalmente risolve con lo strumento di disinstallazione già presente in Microsoft Windows.
Peccato che Avast Antivirus non sia così facilmente disinstallabile tramite lo strumento di disinstallazione di Windows, anzi disinstallare Avast Antivirus tramite lo strumento classico di Windows è proprio impossibile; infatti per disinistallare Avast Antivirus serve un file eseguibile prelevabile dal sito stesso che permette di sbarazzarsene e disinstallarlo, che non è proprio una pratica semplice per l’utente medio.
Sebbene sulla guida del sito di Avast Antivirus per la disinstallazione ci sia la procedura classica di Windows all’inizio, successivamente come nello screenshot c’è anche il file .exe da usare per disinstallare.
Finora, su decine e decine di personal computer Windows che avevano installato Avast Antivirus su nessuno la procedura classica di Windows ha mai funzionato e ho sempre dovuto usare lo strumento che è messo a disposizione sul sito.
Facendola breve: per chiunque desideri rimuovere completamente Avast, è quindi consigliabile scaricare direttamente l’Avast Uninstall Utility dal sito ufficiale e seguire i passaggi indicati, che includono l’avvio del PC in modalità provvisoria per garantire una pulizia completa; sebbene non sia un processo complesso, è un passo in più che potrebbe scoraggiare chi cerca una soluzione semplice
Questa difficoltà nella disinstallazione è un esempio della poca trasparenza di alcuni software, che può creare disagi non indifferenti per l’utente medio, ostacolando la sua libertà di scelta nel gestire il proprio sistema
Il caso Avast-Jumpshot del 2020
Avast fu al centro di una forte controversia nel 2020, quando emerse che la sua affiliata Jumpshot raccoglieva e rivendeva i dati di navigazione degli utenti a terzi, tra cui grandi aziende di marketing e consulenza: secondo le indagini, i dati raccolti includevano cronologia di navigazione, termini di ricerca e comportamenti online, che venivano anonimizati, ma erano comunque dettagliati quanto bastava da rivelare abitudini specifiche degli utenti.
Questa pratica, considerata invasiva, fece scalpore perché veniva portata avanti senza un’informativa chiara agli utenti.
Sebbene l’azienda dichiarò che tali dati erano anonimizzati, molte testate e analisti del settore misero in dubbio l’effettiva impossibilità di risalire all’identità degli utenti, vista la precisione delle informazioni vendute; a seguito delle critiche e della pressione mediatica, Avast annunciò di aver interrotto ogni attività di condivisione dati attraverso Jumpshot e di aver chiuso la filiale.
Questa rivelazione ha contribuito a minare ulteriormente la fiducia degli utenti nei confronti di Avast, in quanto ha esposto una strategia aziendale basata su pratiche di raccolta dati controverse, apparentemente a scapito della sicurezza e riservatezza degli utenti.
“Ma scusa, allora se Avast non va bene quale antivirus uso?”
Questa è la domanda più frequente degli utenti poco esperti quanto scoprono le problematiche menzionate nei paragrafi precedenti.
Tanto per cominciare Windows Defender per la protezione in tempo reale è una scelta ideale perché:
- È già integrato nel sistema operativo e ottimizzato per Windows, quindi ha un impatto minimo sulle prestazioni.
- Offre una protezione di base, costantemente aggiornata da Microsoft, senza il rischio di pubblicità invasive o pratiche di raccolta dati da parte di aziende terze.
Usare eventualmente Malwarebytes Anti-Malware per una scansione completa “su richiesta” come scanner aggiuntivo è altrettanto utile, perché:
- Malwarebytes è noto per la sua efficacia nel rilevamento di malware complesso e di minacce come PUP (programmi potenzialmente indesiderati), spyware e adware.
- La versione gratuita “On-Demand” permette di effettuare scansioni periodiche senza entrare in conflitto con Defender, poiché non attiva una protezione continua che potrebbe rallentare il sistema.
A questo si aggiunge l’antivirus più importante: l’essere umano; ricorda sempre che i virus non entrano nel computer “da soli”, ma qualcuno “li lascia entrare” perché presta poca attenzione durante la navigazione.
Per qualche arcana ragione nell’immaginario collettivo i virus per computer sono terribili creature mitologiche con un’intelligenza propria che entrano nel tuo PC o nel tuo telefono perché “vogliono” loro, ma è un mito falsissimo, anche perché siamo ben lontani da intelligenze artificiali simili.
Se vuoi quindi proteggere davvero il proprio computer, è fondamentale evitare di scaricare file da fonti sconosciute, non aprire link sospetti nelle email, e mantenere sempre aggiornati sia il sistema operativo che i programmi installati