La maggior parte degli oggetti astronomici può essere studiata con un’ampia varietà di telescopi, ma per l’atmosfera del Sole, beh, la questione è ben diversa; anche una breve sbirciatina distruggerebbe gli strumenti sensibili della maggior parte dei telescopi professionali, tuttavia il National Solar Observatory esiste per costruire e far funzionare telescopi in tutta l’America adatti all’osservazione della nostra fonte di luce locale.
Il suo strumento più potente, il Daniel K. Inouye Solar Telescope di Maui, nelle Hawaii, è ora in funzione e ha rilasciato le sue prime immagini, e queste sono le prime immagini della cromosfera, l’atmosfera del Sole.
Il telescopio è stato ufficialmente commissionato il 31 agosto, ma le immagini che sono state ora rilasciate sono state scattate a giugno, quando il Sole era quasi direttamente sopra la posizione del telescopio sul Monte Haleakalā.
“L’Inouye Solar Telescope di NSF è il telescopio solare più potente del mondo che cambierà per sempre il modo in cui esploriamo e comprendiamo il nostro sole. Le sue intuizioni trasformeranno il modo in cui la nostra nazione e il pianeta prevedono e si preparano per eventi come le tempeste solari.”
ha affermato il direttore della National Science Foundation, Sethuraman Panchanathan, in una dichiarazione.
Una delle immagini appena rilasciate è della “superficie” del Sole, l’altra della sua cromosfera, o strato atmosferico intermedio, e poiché il Sole è fatto di gas, non c’è una superficie solida, ma ci sono grandi differenze tra ciò che è considerata l’atmosfera del Sole e la sua vera entità, ed entrambi richiedono molto studio.
La ricerca e lo studio dietro l’atmosfera del sole
Haleakalā ha una lunga storia come sito per la ricerca solare: il Mees Solar Observatory è stato aperto lì nel 1964, ma il telescopio Inouye, con uno specchio di 4 metri di diametro, è un livello completamente nuovo di potenza, in progettazione da 25 anni ed in costruzione da quasi un decennio.
Strumenti così grandi richiedono molto tempo per raggiungere la piena operatività, e questo è particolarmente il caso di un telescopio che scruti l’atmosfera del sole, questo infatti ha bisogno di disperdere tutto il calore concentrato dal suo specchio gigante, e già nel 2020, dal telescopio, sono state rilasciate immagini di prova di celle sul Sole e una macchia solare che sembrava il primo piano di un occhio.
All’epoca Thomas Rimmele si vantava in una dichiarazione:
“L’immagine delle macchie solari raggiunge una risoluzione spaziale circa 2,5 volte superiore a quella mai raggiunta in precedenza, mostrando strutture magnetiche piccole fino a 20 chilometri sulla superficie del Sole”
con la risoluzione delle immagini che ha superato quella gestita anche dall’European Solar Orbiter, sebbene il satellite possa vedere anche a lunghezze d’onda oscurate per i telescopi terrestri dalla nostra atmosfera.
Il Sole era ancora in un minimo del suo ciclo di 11 anni quando sono state realizzate le immagini di prova, con la maggior parte dei giorni senza una sola macchia solare, inoltre c’erano pochi segni di attività associate come brillamenti solari ed espulsioni di massa coronale.
Il telescopio Inouye raggiunge la piena operatività mentre il Sole raggiunge il picco di attività, con cinque gruppi di macchie solari visibili oggi e un punto sul lato opposto così immenso da influenzare le vibrazioni del Sole.
Tutta questa attività ha provocato un’esplosione di aurore vicino ai poli della Terra, ma finora ci è stato risparmiato qualcosa di abbastanza potente da causare gravi danni, Venere invece è stata colpita da due tempeste solari così grandi che se fossero state puntate verso la Terra i costi potrebbero essere elevati.
Il telescopio solare Inouye inoltre, monitorando costantemente l’atmosfera del sole potrebbe permetterci di comprendere quando ci sarà il prossimo picco di attività e prepararci di conseguenza ad eventuali contromisure.
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