Sono un grande fan di Asus da moltissimi anni, ma la cosa che più mi ha avvicinato all’acquisto di device di questo brand è la resistenza e longevità di tutte le loro produzioni, e l’ASUS Vivowatch 5 conferma fortemente il trend aziendale su questo argomento.
Ovviamente è uno smartwatch, e attualmente il settore è spinto da una forte competitività con una grande selezione disponibile in tutte le fasce di prezzo, quindi è facilmente intuibile che spiccare non sia facilissimo. Asus però ha cercato una strada leggermente diversa in questo mercato in espansione, puntando più sulle funzionalità mediche che quelle letteralmente smart. Ma vediamolo insieme.
ASUS Vivowatch 5: Presentazione
La scatola bianca pura con i dettagli d’argento in rilievo, immediatamente ci rimanda all’idea di un oggetto luxury, idea che viene confermata immediatamente all’apertura, dove lo splendore della cassa circolare in acciaio inossidabile è abbagliante.
In confronto alla solita plastica, la manifattura in acciaio è praticamente il paradiso del design, a cui si aggiunge il cinturino in gomma con aggancio da 22mm, in pratica uno standard degli orologi da polso, quindi facilmente sostituibile, anche con cinturini di acciaio o pelle.
All’interno della scatola troverai anche:
- un caricatore a 5-pin
- un pennello fine per la polvere
- 3 gommini copri pin con logo Asus
- una fascetta da polso extra
- garanzia e istruzioni
ASUS Vivowatch 5: Prestazioni ed Info
A livello hardware l’ASUS Vivowatch 5 si presenta così:
- schermo LCD a colori altamente riflettente
- due sensori ECG (elettrografia),
- due sensori PPG (fotopletismografia),
- 2x infrarossi
- temperatura
- sensori di attività: sensore di gravità, GPS, altimetro, giroscopio
- bluetooth 4.2 (connessione a telefoni Android e iOS)
- sincronizzazione con app Android 4.4 o successivo e iOS 11.0 o successivo.
- consumo Energetico 10 giorni (utilizzo tipico) e 14 giorni (modalità di risparmio energetico)
- resistenza all’acqua fino a 5 ATM
- dimensioni del cinturino 22 mm
- peso 52 g (senza cinturino), 74 g (con cinturino in silicone)
- batteria: 300 mA, ricarica tramite USB
- caratteristiche Benessere: contapassi, calorie bruciate, qualità del sonno (monitoraggio del russamento, tempo di sonno, tempi di rotazione, frequenza cardiaca media, indice di comfort del sonno)
- monitoraggio dello stato di salute: frequenza cardiaca, livello di de-stress, indice PTT, livello di impulso O2, armonia corporea
- gestione della salute nell’APP ASUS HealthConnect: condivisione famiglia, gestione della pressione sanguigna e promemoria per l’assunzione di medicinali (tramite immissione manuale)
Dopo questo elenco di dati puramente tecnici, scendiamo insieme nel dettaglio, soprattutto dell’uso quotidiano e cosa può e non può fare.
Partendo dall’LCD, ho avuto subito l’impressione che Asus non volesse impattare con l’aspetto grafico, ma più sull’eleganza: e l’integrazione del display non avrebbe dovuto “stonare” con l’impressione a primo impatto di un device “più serio”. Lo schermo infatti non presenta la solita caratteristica matrice a colori brillanti in alta risoluzione, ma più la simulazione di un quadrante al quarzo professionale old school.
Sui lati della ghiera Asus ha deciso di inserire diversi sensori, che definirei un’idea brillante, non solo per la comodità delle misurazioni, ma anche per aumentarne la precisione, come ad esempio il sensore pulsossimetro, ECG ed indice PTT.
Normalmente non ho mai visto un controllo incrociato di strumenti medici e smartwatch con risultati soddisfacenti, proprio per via della misurazione imprecisa da polso, ma con i sensori laterali e la misurazione dalla punta delle dita, ecco che l’errore relativo è stato risolto, seppure solo in parte.
Ovviamente ancora non può essere considerato uno strumento medico a tutti gli effetti, ma ti servirà sicuramente per avere un’idea molto più chiara di parametri di riferimento realistici. Dalle rilevazioni da me effettuate, il pulsossimetro è stato sicuramente quello più accurato insieme all’ECG, mentre purtroppo la pressione sanguigna portava con sé troppo scarto.
Ho notato inoltre che ECG e pulsossimetro, se misurati separatamente, davano più errore relativo, che non invece con la misurazione di indice PTT. Molto probabilmente la triangolazione dei valori ne aumenta sensibilmente la precisione.
Sul sensore della temperatura corporea, invece, ci sono più variabili; per esempio se lo indossi con un giubbotto e sei esposto ad intemperie, o se sei in casa a riposo. In pratica è più un termometro relativo, e soprattutto poco affidabile se non ti trovi nelle condizioni ideali di misurazione.
Comunque è un problema di quasi tutti i device di questo tipo, ma ho notato piacevolmente che l’ASUS Vivowatch 5 non soffre le misurazioni in movimento, cosa che invece piaga la maggior parte degli smartwatch, e questo perché credo che la soluzione laterale e la qualità dei sensori siano nettamente superiori alla concorrenza, anche se poi di per sé non basta.
Questo perché ovviamente, se è vero che troverai l’app ASUS HealthConnect, che praticamente fa esattamente quello che tutte le app di questo tipo fanno, come programmi fitness, istogrammi di salute generale, battito cardiaco monitorato, qualità del sonno, stato di salute e stress, pressione ecc., purtroppo mancano funzioni che considero basilari visto il costo del device.
Niente altoparlanti, per esempio. Non potrai quindi riprodurre musica dall’ASUS Vivowatch 5 mentre corri o passeggi, il che richiederà l’uso dello smartphone che non è propriamente comodo in queste situazioni. Potrai visualizzare le notifiche sul display, ma non potrai in alcun modo rispondere, né con messaggi precompilati, né tantomeno con quelli vocali, visto che non presenta microfoni.
Niente NFC, quindi dovrai di nuovo tirare fuori il tuo smartphone, e niente eSIM. Non avrai i controlli della fotocamera dello smartphone da remoto per gli autoscatti, ma avrai il GPS anche se non avrai grandi applicazioni a riguardo se non il track del percorso. Ha però una sveglia indipendente dallo smartphone, e anche un sacco di scelte di desktop del quadrante molto eleganti, o dei desktop personalizzati con delle tue immagini.
Inoltre il sistema di navigazione interno è davvero lento, ed i sensori seppure molto più precisi della media, sono lentissimi a fare le rilevazioni. Potrai constatarlo tu stesso in questo video:
La batteria viene garantita 10 giorni per un uso normale, mentre 14 in risparmio energetico. Anche questo purtroppo non è esattamente così, infatti, se si rimane connessi con il sync allo smartphone per 24 ore, la durata è a malapena di 7 giorni in modalità risparmio. Nota positiva, ricarica in appena 30 minuti se disponi di un caricatore rapido.
In pratica l’ASUS Vivowatch 5 è un costosissimo misuratore bluetooth di dati biometrici, con qualche extra. Potrai comprarlo sullo store ufficiale.