Gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams, protagonisti del primo volo di prova con equipaggio della capsula Starliner di Boeing, dovranno rimanere più a lungo del previsto sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a causa di un nuovo ritardo nella missione Crew-10 di SpaceX.
Una missione imprevista e prolungata
Wilmore e Williams hanno raggiunto l’orbita terrestre lo scorso giugno, in una missione che doveva durare solo una settimana. Tuttavia, a seguito di problemi tecnici riscontrati sulla Starliner durante il viaggio verso la ISS, NASA ha deciso che il rientro con la capsula sarebbe stato troppo rischioso. Così, la loro breve missione si è trasformata in una permanenza di diversi mesi a bordo della stazione spaziale.
Ritardi nella partenza di Crew-10
La missione Crew-10, inizialmente programmata per consentire il rientro degli astronauti Crew-9 e di Wilmore e Williams, subirà ora un ritardo di almeno un mese. Secondo la NASA, il posticipo è dovuto alla necessità di completare i lavori su una nuova capsula Dragon di SpaceX, indispensabile per il successo della missione. Il lancio è ora previsto per la fine di marzo 2025.
La NASA, in una nota ufficiale, ha spiegato che diverse opzioni sono state considerate per la gestione del cambio equipaggio, inclusa l’utilizzazione di un’altra capsula Dragon. Tuttavia, dopo un’attenta valutazione, si è scelto di ritardare il lancio per garantire il rispetto degli obiettivi operativi della ISS per il prossimo anno.
Un’esperienza oltre i limiti del previsto
Wilmore e Williams si trovano ora sulla ISS da oltre sei mesi. Se il rientro avverrà come previsto a marzo o aprile, completeranno circa nove mesi nello spazio, un periodo ben superiore alla durata standard di sei mesi delle missioni di routine.
Estensioni impreviste della permanenza sulla ISS non sono del tutto insolite. Astronauti come Frank Rubio, che nel 2023 ha stabilito il record statunitense di permanenza continua nello spazio con 371 giorni, dimostrano quanto l’imprevisto sia una componente intrinseca delle missioni spaziali.
Prossimi passi per il futuro
La missione Crew-10 è fondamentale per la rotazione degli equipaggi e il proseguimento delle attività scientifiche a bordo della stazione spaziale. La capsula Dragon aggiornata promette di garantire maggiore affidabilità per i prossimi viaggi. Nel frattempo, Wilmore e Williams continuano a collaborare con l’equipaggio di Crew-9, tra cui l’astronauta della NASA Nick Hague e il cosmonauta russo Aleksandr Gorbunov, per portare avanti esperimenti e manutenzioni critiche.
La vita nello spazio comporta sfide uniche, e queste estensioni inaspettate sottolineano l’importanza della flessibilità e della resilienza degli astronauti, nonché la complessità delle operazioni spaziali moderne.