Due astronauti, Sunita Williams e Barry Wilmore, si trovano attualmente bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a causa di problemi tecnici con la navicella Starliner della Boeing. Williams e Wilmore, giunti sulla ISS a giugno per testare il nuovo veicolo spaziale, hanno riscontrato problemi significativi, tra cui perdite di elio e guasti ai propulsori durante l’attracco. Questi problemi hanno sollevato dubbi sulla sicurezza del volo di ritorno.
Problemi tecnici dello Starliner
Il veicolo Starliner, sviluppato da Boeing, è stato progettato per trasportare astronauti da e verso la ISS. Tuttavia, durante la missione corrente, ha subito perdite di elio e malfunzionamenti nei propulsori, causando preoccupazioni sia alla NASA che alla Boeing. Sebbene Boeing insista che non ci siano rischi nel riportare a casa gli astronauti con lo Starliner, la NASA sta considerando l’opzione di far rientrare Williams e Wilmore con una navicella SpaceX.
Nonostante la permanenza prolungata rispetto al piano originale, la vita a bordo della ISS continua senza grossi problemi. La stazione è attrezzata per supportare l’equipaggio per lunghi periodi di tempo, con scorte sufficienti di cibo, acqua e ossigeno. Inoltre, la ISS dispone di strutture moderne, tra cui sei posti letto, due bagni, una palestra e una vista panoramica sulla Terra attraverso un oblò.
Gli astronauti non sono soli: la stazione ospita attualmente altri sette membri dell’equipaggio provenienti da diverse missioni. Le scorte vengono regolarmente rifornite dalla Terra; l’ultima consegna è avvenuta il 6 agosto, comprendendo circa tre tonnellate di rifornimenti essenziali.
Sfide e prospettive future
Il ritorno sulla Terra dei due astronauti è ancora incerto. Nonostante i progressi nei test sui sistemi del veicolo, non è stato ancora deciso se lo Starliner sarà utilizzato per il rientro. Gli ingegneri continuano a lavorare per risolvere i problemi riscontrati, mentre si valuta l’opzione di un rientro con SpaceX.
La situazione dei due astronauti mette in luce le sfide tecniche che le missioni spaziali devono affrontare, specialmente quando si tratta di nuove tecnologie. Mentre i test continuano, Williams e Wilmore restano fiduciosi nelle capacità del team tecnico, pur sapendo che la loro missione potrebbe prolungarsi fino a febbraio 2024.