Il cielo ci regala un nuovo passaggio ravvicinato: l’asteroide 2025 QD8 è sfrecciato il 3 settembre alle 16:57 a una distanza di circa 218.000 chilometri, ben dentro l’orbita della Luna. Una visita spettacolare, seguita in diretta dagli astronomi, ma senza alcun rischio per il nostro pianeta.
Un avvistamento dell’ultimo minuto
Scoperto appena il 26 agosto 2025, 2025 QD8 ha un diametro stimato tra i 17 e i 38 metri. Nonostante le dimensioni ridotte, la sua traiettoria ha attirato l’attenzione perché il passaggio è avvenuto a poco più della metà della distanza Terra–Luna.
Gli occhi degli appassionati si sono puntati sullo streaming del Virtual Telescope Project, diretto dall’astrofisico Gianluca Masi, che ha ripreso il transito grazie ai telescopi robotici installati a Manciano, in Toscana. Le immagini mostrano chiaramente il moto dell’asteroide sullo sfondo delle stelle, con le tipiche scie luminose generate dalle esposizioni lunghe.
Nessun rischio, ma grande interesse scientifico
Gli astronomi hanno confermato che non esiste alcuna possibilità di impatto con la Terra. Per corpi di questa taglia, l’ingresso in atmosfera provocherebbe comunque un evento simile a quello di Čeljabinsk nel 2013, con un’esplosione ad alta quota e onde d’urto locali, ma non scenari catastrofici.
La vera notizia è la capacità di scoperta: oggetti così piccoli vengono spesso individuati solo pochi giorni prima del massimo avvicinamento. QD8 è quindi un esempio di quanto sia preziosa la sorveglianza costante dei cieli per la difesa planetaria e la ricerca scientifica.
L’altro “ospite” italiano: 2025 QK3
Non c’è stato solo QD8. Nelle stesse settimane è stato identificato anche 2025 QK3, un asteroide più grande (fra 30 e 60 metri), scoperto con il Wide-field Mufara Telescope in Sicilia, gestito dalla Fondazione Gal Hassin. Si tratta del primo NEO scoperto dall’Italia negli ultimi 19 anni, un risultato che segna un traguardo importante per la ricerca nazionale.
QK3 è passato il 26 agosto a una distanza di 4,5 milioni di km, quindi ben più lontano della Luna. Tornerà a salutare la Terra solo il 26 agosto 2081, sempre in condizioni di totale sicurezza.
Perché questi passaggi ci interessano
Gli asteroidi vicini alla Terra non sono fenomeni rari, ma ogni incontro ravvicinato offre dati preziosi per affinare i modelli orbitali e le tecniche di difesa planetaria. In più, lo streaming in diretta consente anche al grande pubblico di osservare in tempo reale ciò che accade sopra le nostre teste.