C’è un nuovo “fantasma” nell’Universo, e gli scienziati non sanno ancora cosa sia. Si chiama ASKAP J1832-0911, dista circa 15.000 anni luce da noi e si comporta in modo davvero strano: ogni tanto, senza avviso, spara impulsi di raggi X e onde radio. E poi scompare di nuovo nel buio.
Un comportamento del genere ha un nome: transiente a lungo periodo. Un fenomeno raro, quasi da collezione, che manda in tilt anche gli esperti più navigati. Ecco perché vale la pena seguirlo da vicino. E magari… iniziare a farsi qualche domanda.
Cos’è ASKAP J1832-0911?
Non è una stella, non è un buco nero, non è un UFO. O forse sì? No, niente alieni stavolta. ASKAP J1832-0911 è stato avvistato per la prima volta da ASKAP, un radiotelescopio australiano specializzato nel catturare segnali radio dallo spazio profondo. Ma la vera bomba è arrivata quando anche il telescopio a raggi X Chandra della NASA ha captato le sue emissioni energetiche.
Due segnali, due bande diverse dello spettro elettromagnetico, un solo oggetto: qualcosa laggiù sta facendo… qualcosa. E lo fa in modo estremamente regolare e lentissimo. Parliamo di impulsi che arrivano ogni quasi venti minuti. Non male per un coso che viaggia nello spazio da migliaia di anni.

Perché è così speciale?
Gli astronomi lo chiamano “transiente a lungo periodo”, o LPT per fare prima. In parole semplici? Un oggetto che appare e scompare ciclicamente, ma su una scala di tempo molto lunga. Non come una pulsar classica che gira su se stessa centinaia di volte al secondo. No, qui parliamo di roba pigra, lenta, silenziosa. Ma improvvisamente molto, molto brillante.
La vera stranezza? Gli LPT noti si contano sulle dita di una mano. ASKAP J1832-0911 è solo il secondo oggetto di questo tipo a essere osservato anche nei raggi X. Un’anomalia nell’anomalia.
Che cosa potrebbe essere?
Le ipotesi sono in ballo, ma nessuna è definitiva. Si va da:
- Pulsar ultra-lenta, cioè una stella di neutroni con rotazione esasperatamente rallentata;
- Magnetar dormiente, che ogni tanto si sveglia e lancia impulsi energetici;
- Una nuova classe di oggetti, mai osservata prima.
Il bello (o il brutto) è che nessuno ci capisce ancora molto. E questa incertezza rende la faccenda ancora più affascinante. Siamo davanti a un fenomeno che non rientra nei modelli standard dell’astrofisica.
Cosa succede adesso?
ASKAP J1832-0911 è sotto osservazione. Gli astronomi stanno cercando di “schedarlo” meglio: quanto durano gli impulsi? Con che frequenza tornano? I raggi X e le onde radio si presentano sempre insieme? Ogni nuova informazione è un pezzo del puzzle.
In parallelo, si stanno rivedendo i dati raccolti negli ultimi anni per capire se ci siamo persi altri segnali simili. Non sarebbe la prima volta che qualcosa di unico passa inosservato… semplicemente perché non stavamo cercando nel modo giusto.
L’Universo ha ancora segreti (e questo è uno di quelli grossi)
ASKAP J1832-0911 è un promemoria potente: là fuori c’è ancora tantissimo che non conosciamo. Oggetti che sfidano le classificazioni, che accendono e spengono fari cosmici, che forse esistono da miliardi di anni ma ci parlano solo ora.
Tu continua a guardare il cielo. Gli astronomi fanno lo stesso — con qualche miliardo di euro di tecnologia in più, certo — ma con la stessa curiosità.
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