La missione Artemis II, che avrebbe dovuto portare quattro astronauti in orbita attorno alla Luna nel settembre 2025, è stata ufficialmente rinviata ad aprile 2026. La NASA ha annunciato che il ritardo è necessario per completare le modifiche alla capsula Orion, inclusi interventi critici su batterie e sistemi di supporto vitale.
Perché il rinvio?
La decisione è arrivata dopo una serie di test che hanno evidenziato problemi tecnici da risolvere prima del volo con equipaggio. I nodi principali riguardano:
- Le batterie della capsula Orion, che necessitano di ulteriori ottimizzazioni.
- Il sistema di supporto vitale, fondamentale per garantire la sicurezza degli astronauti nello spazio profondo.
Questi interventi, sebbene impegnativi, sono indispensabili per assicurare il successo della missione e il ritorno sicuro degli astronauti.
Lo scudo termico: nessuna modifica, ma un cambio di strategia
Un altro aspetto chiave riguarda lo scudo termico di Orion, che durante la missione Artemis I (novembre 2022) ha mostrato segni di deterioramento imprevisto. Gli ingegneri hanno scoperto che il problema non risiede nel design, ma nella traiettoria di rientro adottata. Durante Artemis I, la capsula ha utilizzato una manovra chiamata “rimbalzo atmosferico”, progettata per dissipare il calore accumulato durante il rientro ad alta velocità dalla Luna.
Questa strategia ha però provocato un accumulo di calore sotto lo strato esterno dello scudo, intrappolando gas che hanno contribuito alla sua parziale rottura. Per Artemis II, la traiettoria di rientro verrà modificata, evitando così di sviluppare una nuova versione dello scudo termico.
Anche Artemis III slitta al 2027
Le conseguenze del rinvio non si fermano a Artemis II: la NASA ha confermato che la missione Artemis III, destinata a riportare gli esseri umani sulla superficie lunare, è stata posticipata dalla fine del 2026 alla metà del 2027. Artemis III rappresenta un passo cruciale nella campagna lunare, includendo la partecipazione di partner internazionali e il supporto della stazione lunare Gateway.
Un’impresa senza precedenti
“La campagna Artemis è l’impresa internazionale più audace e tecnicamente impegnativa che l’umanità abbia mai intrapreso”, ha dichiarato Bill Nelson, amministratore della NASA. Ha sottolineato che i rinvii sono necessari per garantire che Orion sia pronta a trasportare astronauti nello spazio profondo e riportarli sulla Terra in totale sicurezza.
Il futuro dell’esplorazione lunare
Nonostante i ritardi, Artemis rimane un progetto ambizioso, che segna il ritorno dell’umanità sulla Luna dopo oltre 50 anni. Con Artemis II si inaugurerà il primo volo con equipaggio verso l’orbita lunare, mentre Artemis III porterà il primo astronauta sulla superficie lunare dal 1972. Questi passi rappresentano la base per una presenza sostenibile sulla Luna, che fungerà da trampolino verso l’esplorazione di Marte.
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