L’asteroide Arrokoth, l’oggetto più lontano mai visitato da una sonda spaziale, potrebbe essere ‘dolce’. Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana, PNAS, e guidato dall’Università delle Hawaii a Mānoa, il suo insolito colore rosso potrebbe essere dovuto a una superficie ricca di zuccheri.
Gli scienziati hanno scoperto che Arrokoth, composto da due planetesimi che gli danno la forma di un pupazzo di neve, potrebbe aver trasportato molecole fondamentali e acqua verso la Terra all’inizio della sua storia. Questo avrebbe fornito la materia prima per la nascita della vita sul nostro pianeta.
Il team di ricercatori, guidato da Chaojiang Zhang, ha simulato in laboratorio il livello di esposizione ai raggi cosmici sperimentato dalla superficie di Arrokoth, individuato nel 2019 dalla sonda New Horizons della NASA. Hanno scoperto che le intense radiazioni cosmiche possono innescare reazioni chimiche nella superficie ghiacciata dell’asteroide, portando alla formazione di molecole ricche di carbonio chiamate idrocarburi policiclici aromatici.
Arrokoth un asteroide dolce
Ma c’è di più: i raggi cosmici producono anche glucosio, allosio e glicerolo, composti che contribuiscono al sapore dolce di Arrokoth. È proprio la presenza di questi zuccheri a dare all’asteroide il suo caratteristico colore rosso, visibile dallo spazio.
Questa scoperta non solo offre una spiegazione per il colore di Arrokoth, ma suggerisce anche che oggetti simili potrebbero aver giocato un ruolo fondamentale nella storia della Terra.
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