Il futuro delle terapie a lungo termine o da seguire per tutta la vita è il farmaco digitale. Si tratta di un sensore che verifica la costanza nel seguire una cura farmacologica necessaria per il benessere del paziente e riuscire a monitorare così anche il decorso di alcune sofferenze mentali.
Nel caso infatti in cui si trattino gravi patologie come la schizofrenia, disturbi maniacali e bipolari, depressione grave, dove l’utilizzo dei farmaci diventa indispensabile, per lo specialista curante sarà importante poter misurare l’eventuale recrudescenza di una patologia.
Farmaco digitale: è veramente un aiuto?
A fare da apripista nell’impero nascente del farmaco digitale è stata Ability MyCite, una pastiglia di aripripazolo indicata per il trattamento di diverse sofferenze mentali, di cui spesso è difficile monitorarne la regolarità dell’assunzione nei pazienti colpiti da queste malattie.
In associazione a questa terapia farmacologica innovativa, sono stati affiancati i medicinali per il riconoscimento facciale e “specchi-video” che osservano anche la deglutizione del medicinale stesso.
Le malattie interessate non sono solo quelle mentali, ma anche altre patologie come l’asma, che sarà possibile tenere sotto controllo grazie a determinati dispositivi capaci di tracciare l’aria respirata dal paziente. Grazie a questi nuovi presidi, sarà possibile monitorare il paziente e verificare se segue la terapia, se è disciplinato nel seguirla (orari, dosi etc) e, soprattutto, per quanto tempo si “dimentica” di prendere la medicina.
Mitchell Mathis, direttore della divisione specializzata sui prodotti psichiatrici dell’FDA ha dichiarato: “La possibilità di tracciare l’ingerimento dei farmaci prescritti per una malattia mentale, può essere molto utile per alcuni pazienti. La FDA supporta lo sviluppo e l’uso di nuove tecnologie per i farmaci da prescrizione e si impegna a collaborare con le aziende per studiare come la tecnologia possa portare benefici ai pazienti e a chi li prescrive”.
La rivoluzione digitale dunque, conquista anche l’industria farmaceutica, permettendo al paziente di essere sotto osservazione 365 giorni all’anno e in tempo reale.