Quando Apple ha introdotto il suo nuovo Apple M1 Ultra, il processore interno più potente dell’azienda e il fiore all’occhiello del suo nuovissimo Mac Studio, lo ha fatto con grafici che vantavano che questo processore era in grado di battere il miglior processore Intel o addirittura la GPU RTX 3090 di Nvidia, tutto con le sue sole forze.
I grafici prodotti da Apple, come ormai è solita fare la compagnia negli ultimi anni, sono stati etichettati in modo esasperante con “prestazioni relative” sull’asse Y, e la stessa non ci dice quali siano i test specifici che esegue per arrivare a qualsiasi numero utilizzi per poi calcolare “prestazioni relative”.
I nostri colleghi di The Verge tuttavia sono riusciti a metter mano ad un Mac Studio, e sono riusciti a paragonare il chip Apple M1 Ultra notando che, nella maggior parte dei test, in realtà non è più veloce di un RTX 3090, per quanto Apple vorrebbe dire che lo sia.
A sentirlo dire da Apple, l’Apple M1 Ultra è un miracolo del silicio, uno che combina l’hardware di due processori M1 Max per dar vita ad un singolo chipset che non è altro che il “chip più potente del mondo per un personal computer”, e se hai appena guardato i grafici di Apple in sovrimpressione, potresti essere tentato di accettare quelle affermazioni.
Tuttavia, nel momento della verità, le cose stanno diversamente, infatti anche se secondo il grafico l’Apple M1 Ultra ha battuto il sistema RTX 3090 per le prestazioni “relative” della GPU, assorbendo al contempo una potenza enormemente inferiore –il che, già di per sé sarebbe un risultato fantastico–, test alla mano non è così, o meglio, non sono stati onesti al 100%.
L’errore di fondo del grafico di Apple è che questo è stato interrotto nel momento più conveniente per la casa di Cupertino, l’azienda infatti mostra solo il testa a testa per le aree in cui l’M1 Ultra e l’RTX 3090 sono competitivi l’uno contro l’altro, ed in quelle circostanze, otterrai un miglior rapporto qualità/prezzo con l’Apple M1 Ultra rispetto a quello che otterresti su un RTX 3090.
Ma ciò che il grafico non mostra è che mentre la linea dell’Apple M1 Ultra si ferma più o meno nel punto illustrato, l’RTX 3090 ha molta più potenza da cui può attingere, e questo lo puoi chiaramente vedere dai due grafici in sovrimpressione.
Come puoi vedere, l’Apple M1 Ultra è un impressionante pezzo di silicio e supera facilmente le prestazioni di un Mac Pro da quasi $ 14.000 o il laptop più potente di Apple (MacBook Pro 16″) con facilità, ma sembra che Apple semplicemente non stia mostrando le prestazioni complete del suo concorrente, andando in un certo senso ad omettere o nascondere la realtà.
Il suo grafico dove è presente la 3090 termina a circa 320 W, mentre la scheda di Nvidia ha un TDP di 350 W (che può essere spinto ancora più in alto dai picchi della domanda o ulteriori modifiche dell’utente), è un po’ come sostenere che, poiché un’auto elettrica può consumare molto meno carburante quando guida a 130 kmh rispetto a una Lamborghini, ha un motore migliore, senza menzionare il fatto che una Lambo può ancora andare due volte più veloce.
Perché pompare così tanto il chip Apple M1 Ultra?
E sì, è davvero impressionante che Apple stia realizzando così tanto con (relativamente) così poca potenza, e son sicuro che il grafico di Apple è accurato nel mostrare che ai livelli di potenza e prestazioni relativi, l’M1 Ultra si comporta leggermente meglio dell’RTX 3090 in quel confronto specifico, ma manca effettivamente il resto del grafico in cui la linea del 3090 supera l’Apple M1 Ultra (sebbene utilizzi anche molta più potenza), e di molto.
Il fatto è che Apple non aveva bisogno di fare tutto questo imbroglio grafico, l’M1 Ultra è legittimamente qualcosa di cui vantarsi e il fatto che Apple sia riuscita a unire due chip separati e convogliarli in una singola unità su questa scala è un’impresa impressionante, i cui frutti sono apparentemente in quasi tutti i test svolti da vari nostri colleghi per molte delle recensioni che si trovano in rete.
La tecnologia di interconnessione UltraFusion di Apple qui effettivamente fa quello che dice sulla scatola e ha offerto quasi il doppio dell’Apple M1 Max nei benchmark e nei test delle prestazioni, alla fine Apple, per ottenere l’ultra, ha unito due chip M1 Max “con del nastro adesivo” e ha effettivamente ottenuto il doppio delle prestazioni dell’M1 Max. Nessun altro produttore di chip è mai riuscito a farlo davvero.
A mio avviso fa ridere il fatto che, per Apple, è risultato essere più impressionante ed interessante mettere a nudo una prova di forza tra il suo nuovo chip e i vecchi processori Intel, presenti in un computer che ha saltato le ultime generazioni, oppure mostrare grafici alterati piuttosto che concentrarsi su un chip che, nel mondo reale, subisce già la prima sconfitta.
Va bene che l’ultimo chip di Apple non possa battere la GPU dedicata più potente del pianeta, anche perché la 3090 ha quasi le dimensioni di un intero Mac Studio da solo e costa quasi un terzo in più rispetto alla macchina più potente di Apple, ma non posso fare a meno di desiderare che Apple si concentri sul mostrare con precisione ai clienti i reali punti di forza, i vantaggi e i trionfi dell’M1 Ultra invece di creare grafici che ci portano a inseguire benchmark che –nel profondo Apple sa già– non potranno mai essere raggiunti. Almeno non ancora.
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