I Mac Pro tornano al centro del dibattito politico economico, per lo meno per quanto riguarda la loro produzione; già ai tempi della presidenza Trump si era discusso molto circa la produzione di quello che, nelle intenzioni di Apple, doveva essere l’unico device prodotto interamente negli USA.
Questo perché, durante l’amministrazione del famigerato Tycoon, una serie di sgravi fiscali convinsero Apple a localizzare la produzione sul suolo di casa, salvo poi delocalizzarla nuovamente in Cina.
Secondo alcune indiscrezioni, e sulla base dell’analisi dell’etichetta FCC presente sui nuovi Mac Pro, risulterebbe che gli stessi vengono indicati come “Prodotti in Thailandia”, ma assemblati negli Stati Uniti.
Sempre secondo alcune fonti interne al colosso di Cupertino, i nuovi Mac Pro vengono assemblati nella stessa fabbrica di Austin in Texas, dove vengono prodotti sin dal 2013; inoltre le unità destinate al mercato interno continuano ad includere componenti disegnati, sviluppati e prodotti da svariate compagnie statunitensi.
Apple non ha specificato come mai le nuove unità siano prodotte in Thailandia, cosa mai avvenuta in precedenza, con le fabbriche situate come d’abitudine in Cina.
Come puoi vedere dall’etichetta riportata in alto, i Mac Pro 2023 riportano la dicitura “Designed by Apple in California. Product of Thailand. Final assembly in the USA”, mentre i modelli precedent si limitavano ad indicare “Designed by Apple in California. Assembled in USA”.
Va ricordato come tutti gli altri Mac sono interamente prodotti e assemblati in Asia. Il nuovo Mac Pro si presenta molto simile al suo predecessore del 2019, aggiornato con il chip Apple M2 Ultra.
E’ già disponibile per il preorder, con il lancio previsto a breve.