Secondo un rapporto del quotidiano economico indiano The Economic Times, i dirigenti della casa di Cupertino, si sono incontrati con i principali funzionari del governo indiano in quanto Apple potrebbe spostare il 20% della produzione dalla Cina all’India, andando così a rivedere e a modificare quella collaborazione fidata e lunghissima con “The sleeping giant”.
“Ci aspettiamo che Apple produca smartphone per un valore fino a $ 40 miliardi, principalmente per le esportazioni attraverso i suoi produttori a contratto Wistron e Foxconn, usufruendo dei vantaggi previsti dal sistema di incentivi legati alla produzione (PLI)”.
Questo è quanto affermato dai funzionari che hanno familiarità con la questione.
Un alto funzionario del governo ha dichiarato all’ET che la decisione è stata collegata al regime di incentivazione legata alla produzione (PLI) dell’India, programma introdotto per aumentare la produzione locale di prodotti elettronici, in particolare gli smartphone.
Spostare il 20% della produzione dalla Cina all’India, come? È tutto oro quel che luccica?
Per beneficiare del sistema PLI, nonostante voglia spostare il 20% della produzione dalla Cina all’India, Apple deve comunque tener conto che dovrà produrre cellulari per un valore minimo di almeno $10 miliardi in modo graduale tra il 2020 e il 2025, raggiungendo l’obiettivo su base annuale.
Attualmente, Apple vende $ 1,5 miliardi di telefoni in India, ma meno di $ 0,5 miliardi di questi sono prodotti localmente, al contrario, nel 2018-2019 Apple ha prodotto ben $ 220 miliardi di prodotti in Cina.
Secondo ET, i funzionari governativi sono disposti a esaminare le preoccupazioni che Apple ha con il sistema PLI, incluso il modo in cui valuta impianti e macchinari già in uso in Cina e l’estensione delle informazioni commerciali richieste dal regime.
Non avendo un grosso mercato in questo Pease, Apple spostando il 20% della produzione dalla Cina all’India la renderà una nuova base produttiva, principalmente per le esportazioni e, probabilmente, la diversificherà da quella Cinese. Nonostante ciò comunque c’è da ricordare che Apple ha già prodotto in India, tramite Winstron, l’iPhone SE, il 6s e il 7, tuttavia da allora la collaborazione è stata interrotta.
Ad oggi l’unica collaborazione ancora attiva è quella relativa ad alcune unità di iPhone XR, tramite Foxconn tuttavia, i numeri dell’India sono incredibili in quanto sembrerebbe, secondo l’intervista, che le esportazioni di smartphone dall’India, tra il 2019 e il 2020, sono state di circa 3 miliardi di dollari.
Spostare il 20% della produzione dalla Cina all’India: progetti per il futuro e piani del Paese.
Uno dei principali funzionari governativi che sta seguendo tutta la situazione, ha affermato:
“Con tali incentivi, prevediamo che le esportazioni di telefoni cellulari dall’India attraverseranno $ 100 miliardi entro il 2025, potrebbe essere prima di così …”
Come ti ho detto prima le esportazioni dell’elettronica, in particolare degli smartphone è andata via via espandendosi nel corso degli anni, tuttavia è un campo che può ancora crescere.
Secondo i dati del governo, si stima che le esportazioni totali dell’India siano state di $ 446 miliardi da aprile 2019 a gennaio 2020 di cui la categoria più ampia, viene ricoperta da quelli che sono i prodotti petroliferi che da soli hanno registrato $ 36 miliardi di esportazioni. Reliance Industries nella sua ultima dichiarazione sugli utili ha affermato che le esportazioni dall’India nell’anno fiscale 2020 –dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020– sono state di ₹202,830 crore (circa $ 26,8 miliardi).
Nonostante siano obiettivi molto ambiziosi quelli del governo, gli esperti del mercato sono scettici e non approvano questo grande progetto, in primis quello di Apple e la volontà di spostare 20% della produzione dalla Cina all’India.
“Non abbiamo pronto l’ecosistema, che potrebbe supportare qualsiasi implementazione su larga scala. L’ecosistema, dalle competenze agli accessori, è quasi trascurabile. Ciò indebolisce la fiducia di chiunque voglia pianificare un progetto a lungo termine “
Ha dichiarato Faisal Kawoosa, fondatore dell’agenzia di ricerca TechArc, inoltre ha aggiunto che invece di posizionare “Make in India” come programma principale del governo, l’India avrebbe dovuto proiettarlo come complemento della catena di approvvigionamento globale.
Detto ciò solo il tempo ci potrà dire se la voglia di Apple di spostare il 20% della produzione dalla Cina all’India si finalizzerà o meno, e con che risultati.