Il punto debole di WhatsApp continua ad essere la privacy, che rischiano di venire spiati grazie ad alcune funzioni di alcune app invasive che possono tracciare l’attività online degli utenti.
Apparentemente può sembrare una funzione innocua, ma attraverso un monitoraggio costante dell’attività online del consumatore ignaro, è possibile ricostruire le sue abitudini, violando in modo significativo la sua privacy.
App invasive: dalla funzione on line, all’intercettazione della persona con la quale stai chattando
Cooper Quintin, ricercatore senior sulla sicurezza presso la Electronic Frontier Foundation (EFF), delle app di monitoraggio di WhatsApp, ha dichiarato: “Puoi immaginare cosa potrebbe fare un molestatore con queste informazioni o, ad esempio, un datore di lavoro che le utilizza per monitorare se i propri dipendenti parlano su WhatsApp durante la giornata lavorativa, o qualcuno delle forze dell’ordine che vede se le persone parlano su WhatsApp durante una protesta. Non riesco a pensare a un solo buon uso legittimo di questo”.
In una intervento pubblico, un portavoce di WhatsApp ha dichiarato: “WhatsApp fornisce controlli sulla privacy agli utenti per proteggere la loro foto del profilo, lo stato di ‘ultimo accesso’ e ‘informazioni su’. Manteniamo sistemi automatici anti-abuso che identificano e prevengono gli abusi da parte di app che tentano di carpire informazioni dagli utenti di WhatsApp e lavoriamo costantemente per migliorare i nostri sistemi nel tempo. Chiediamo inoltre che gli app store rimuovano le app che abusano del nostro marchio e violano i nostri termini di servizio“.
Ma come funzionano queste app invasive? Nel momento in cui risulti online, indichi che stai usufruendo attivamente del servizio di messaggistica. A questo punto, chi è intenzionato a spiarti L’utente inserisce il tuo numero di telefono e l’app controlla costantemente se sei online o meno, creando una registrazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7 della tua attività. Questi dati possono quindi essere visualizzati visivamente, permettendo a chi ti monitora di ricostruire le tue abitudini.
Ad oggi, non è possibile difendersi da queste intrusioni, anche se WhatsApp nel suo sito racconta che: “La nostra missione è connettere il mondo in privato progettando un prodotto che sia semplice e privato. Quindi, che tu invii un messaggio ai tuoi cari o videochiamando un amico, le tue comunicazioni rimangono protette e hai sempre il controllo. Qui, le conversazioni restano solo tra di voi”.