Le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse si spostano ancora in avanti, portandoci a un passo dalla catastrofe globale. Nel 2025, il tempo residuo prima della mezzanotte si è ridotto a 89 secondi, il valore più critico mai registrato. La decisione, annunciata dal Bulletin of the Atomic Scientists, evidenzia il rischio crescente di disastri nucleari, climatici e tecnologici.
Cos’è l’orologio dell’apocalisse?
L’Orologio dell’Apocalisse è un simbolo creato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists per rappresentare quanto l’umanità sia vicina all’autodistruzione. Inizialmente legato alla minaccia nucleare della Guerra Fredda, oggi tiene conto anche di crisi ambientali, pandemie e minacce legate all’Intelligenza Artificiale e alla biotecnologia.
Perché le lancette si sono spostate avanti nel 2025?
Il Comitato per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin, guidato dal fisico Daniel Holz dell’Università di Chicago, ha spiegato che lo spostamento di un solo secondo riflette l’aggravarsi di tendenze già preoccupanti:

- Conflitti globali: la guerra in Ucraina e la crisi a Gaza aumentano il rischio di escalation nucleare.
- Cambiamento climatico: gli eventi estremi e la mancata adozione di misure efficaci per la riduzione delle emissioni continuano a rappresentare una minaccia.
- Tecnologie emergenti: l’accelerazione nell’uso dell’Intelligenza Artificiale e della biotecnologia pone rischi non ancora del tutto compresi.
Secondo il Comitato, i leader mondiali stanno fallendo nell’affrontare queste sfide, lasciando l’umanità sull’orlo del precipizio.
Un pericolo senza precedenti
Lo spostamento delle lancette di un solo secondo può sembrare irrilevante, ma secondo gli scienziati è un segnale allarmante: quando il mondo è già così vicino alla mezzanotte, ogni minimo avvicinamento deve essere interpretato come un campanello d’allarme.
Nel 1991, con la fine della Guerra Fredda, l’Orologio venne spostato a 17 minuti dalla mezzanotte, il valore più lontano mai registrato. Ma da allora, le lancette hanno continuato ad avvicinarsi al punto di non ritorno. Nel 2010, un piccolo miglioramento nei negoziati sul clima e sul disarmo nucleare fece arretrare l’orologio a 6 minuti, ma dal 2012 in poi, il trend è stato inesorabile: ogni aggiornamento ci ha spinti sempre più vicini alla catastrofe.
C’è ancora speranza?
Gli scienziati del Bulletin lanciano un appello: è necessario un cambiamento immediato. Solo azioni concrete su disarmo nucleare, protezione ambientale e regolamentazione delle nuove tecnologie possono invertire la rotta.
Il tempo sta per scadere. Riusciremo a fermare le lancette prima della mezzanotte?
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