L’antivirus è qualcosa che per molti utenti è dubbioso: bisogna metterlo? Non bisogna metterlo? A prescindere dalla piattaforma le scuole di pensiero sono molto diverse tra loro.
In questo articolo scoprirai quali sono i principali, i più famosi e come ti conviene muoverti in questo mondo enormemente confusionario.
Su questo articolo, tuttavia, non troverai la classica lista di “è meglio questo o è meglio quello”, ma capirai come procedere in questo mondo.
Il primo antivirus devi essere tu
Probabilmente questa cosa ti renderà spiazzato perché ti aspettavi fin da subito il titolo di qualche antivirus, magari su piattaforma Windows.
Mi dispiace, ma gran parte dei problemi, tra cui gli stessi virus, non vengono creati dal nulla, ma derivano da cattive abitudini dell’utente. Soprattutto le abitudini di navigazione.
Se scarichi videogiochi da siti dubbi e illegali, se scarichi programmi riconosciuti dannosi non solo da Windows Defender, ma anche da antivirus più seri come Malwarebytes Antimalware (uTorrent ne è un esempio) e se clicchi i “link per allocchi” volutamente ingannevoli e non sai distinguere un sito reale da uno fasullo, fatti un esame di coscienza: forse quando navighi devi cambiare qualche abitudine.
Prima di installare un qualsiasi antivirus la prima cosa che devi fare è magari fare piazza pulita non solo dei programmi dannosi come l’appena menzionato uTorrent, ma magari iniziare ad usare il tuo smartphone non solo per postare foto di gattini sui social, ma magari cercare se un determinato software (o sito) è sicuro oppure no.
Siti e blog specializzati su questo tema ne esistono a bizzeffe, ad esempio il blog di Kaspersky, o quello di Panda Security, entrambi lingua italiana (se non mastichi bene l’inglese), ma di questi blog e siti ce ne sono a migliaia.
Se a questo aggiungiamo il fatto che molti personal computer sono installati da tecnici improvvisati, dove molto spesso si installano programmi con enormi vulnerabilità o dei veri e propri trojan inconsapevolmente.
Un esempio classico: “perché spendere per avere Windows se lo posso crackare?“, peccato che il crack di Windows (che alla fine non cracka un bel niente), il famoso KMS non solo non risolve il problema della licenza (come capitava su Windows 7 con il loader), ma sottopone il dispositivo a rischi informatici e ad enormi rallentamenti.
Se a questo aggiungiamo l’installazione di altri programmi dubbi (come qualche client di torrent di dubbia fattura) e crack ad ulteriori programmi recenti che dopo qualche mese saltano in modo misterioso, direi che è ormai palese che molte minacce informatiche dipendono dalle tue abitudini.
Antivirus su piattaforma Windows
Gli pseudo tecnici improvvisati, per qualche arcana ragione sconosciuta a noi comuni mortali, la prima cosa che fanno è installare un antivirus supplementare (solitamente avast od avira, se non addirittura entrambi), per il motivo che non si fidano di Windows Defender.
Tra le motivazioni della (presunta) non efficacia di Windows Defender troviamo il fatto che “è gratis, quindi vale poco, gli altri completi si pagano“, ed è paradossale che queste parole vengano spesso pronunciate da chi cerca il crack a tutti i costi, quando è possibile reperire licenze Windows 10 ed 11 a prezzi accessibili su siti di chiavi.
Fatto sta che non serve installare 3 o 4 antivirus (come l’esempio di Avira ed Avast assieme in versione gratuita), contrariamente a quanto molti pensano Windows Defender funziona molto bene e generalmente non necessita di particolari “accompagnamenti”.
Va segnalato che Windows Defender è l’unico antivirus con una licenza che dura letteralmente anni, essendo legato alla licenza di Windows. Ciò garantisce anche la protezione in tempo reale per i siti e i file dannosi.
Se poi non ti senti sicuro perché magari il tuo computer deve tenere qualcosa di particolare e vuoi essere ben protetto, ci può anche stare, ma installare antivirus esterni solitamente non serve a granché e rallenta il sistema operativo Windows in alcuni casi (Norton Antivirus ad esempio su questo è deleterio).
Tuttavia qualcosa a Windows Defender può sempre sfuggire. In tal caso non serve riempire la piattaforma Windows di 5 antivirus, ti basterà utilizzare Malwarebytes Antimalware e fare una scansione di tanto in tanto (quando sospetti ci sia un virus od un malware, in sostanza).
Basta.
Alla fine serviva molto meno di quanto credevi. Su Windows è sufficiente Windows Defender ed eventualmente un Malwarebytes in versione gratis quando hai dei dubbi (oltre che il discorso delle abitudini). Non serve altro.
Se sei dubbioso, sappi che ne esistono molti che non starò a descrivere, perché sono davvero tanti, ma per menzionarne alcuni: Avast, Avira, Panda Security, Eset.
Antivirus su piattaforma Android
Google Play Store possiede qualcosa di analogo a Defender: un sistema di riconoscimento applicazioni dannose già integrato nel Play Store.
Questa funzione si chiama Play Protect. Che, come già detto, non è che l’equivalente Android di Windows Defender.
Analogamente a quanto scritto per Windows, molto dipenderà dalle tue abitudini, tipo se frequenti siti strani o se hai l’abitudine di scaricare APK di dubbia fattura.
Anche qui vale lo stesso discorso: quello che sfugge all’antivirus “nativo” puoi sempre usare antivirus esterni, anche in versione gratuita, se hai qualche dubbio.
Ottimi antivirus Android, facilmente reperibili su PlayStore sono: Eset Mobile Security per Android, Malwarebytes per Android, e i classici menzionati poc’anzi; basta fare una piccola ricerca sulla lente d’ingrandimento e avrai l’imbarazzo della scelta.
Diverso è il discorso per telefoni Android vecchi, come visto nell’articolo sulla videosorveglianza con Android. In quel caso un antivirus a pagamento (ci sono offerte di chiavi a pochissimi euro all’anno) come Eset o Kaspersky, potrebbe fare la differenza.
Antivirus per piattaforma iOS
Anche qui valgono le stesse regole: abitudini, prima di tutto! Tu sei il primo antivirus della tua piattaforma (indipendente da quale sia questa).
L’App Store mette in luce diverse alternative selezionabili.
Va segnalato tuttavia che al contrario di Windows o Android, iOS NON possiede un antivirus già integrato come Play Protect o Windows Defender.
Potrebbe essere d’aiuto anche qui “i soliti noti”. Il caro vecchio Malwarebytes è, per tua fortuna, disponibile anche su App Store di Apple.
Anche qui non starò a descrivere gli antivirus uno ad uno, perché gira e rigira le funzioni sono quelle: scansione normale free, anche completa, protezione in tempo reale a pagamento.
Antivirus per piattaforma MacOS
Analogamente a Windows e ad Android anche questa piattaforma Desktop possiede il suo equivalente di Play Protect o di Windows Defender: Gatekeeper!
Gatekeeper funziona in modo abbastanza simile ai suoi “cugini” degli altri due sistemi operativi menzionati, con la differenza che la sua principale occupazione più che “guarda c’è un virus”, analizza quale applicazione è dannosa e quale non lo è (forse questo lo rende di fatto più simile a Play Protect che a Windows Defender).
Purtroppo il luogo comune del “su Mac non si prendono virus“, è sempre più falso con il passare del tempo. Questo perché con l’aumento di dispositivi Apple Desktop (MacOS) in circolazione, gli hacker ed i malintenzionati in generale si fanno avanti anche sul sistema della mela.
A costo di essere ripetitivo qui valgono le stesse identiche precauzioni degli altri sistemi operativi: non hai bisogno di installare 5 antivirus per difendere il tuo computer con MacOS. Le abitudini la fanno da padrone.
Come sempre, anche qui, se hai qualche dubbio l’immancabile Malwarebytes (disponibile anche per Mac) troverà le minacce.
Perché i virus colpiscono soprattutto Windows e Android, ma meno le altre piattaforme?
Questo è un dubbio che hanno in molti e che affronteremo molto velocemente. La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare.
La prima motivazione è intanto la statistica! Più un sistema è diffuso (Windows e Android sono quelli più diffusi al mondo), più sarà colpito da attacchi, essendo questi sistemi presenti nei comuni, negli uffici pubblici, negli ospedali, etc.
La seconda motivazione è l’inesperienza (o la vera e propria incapacità) dell’utente medio (come hai visto durante tutto l’articolo) di saper gestire il sistema operativo che sta usando, scaricando roba pessima da siti dubbi e farsi foto sui social con la password di rete in bella vista, non sono di certo comportamenti sicuri a livello informatico.
La terza motivazione è una pessima assistenza tecnica. “Ma dai, cosa vuoi che sia, devi solo premere due bottoni!“, così dice l’utente medio quando tu che sei tecnico devi sistemare qualcosa.
Quando questa gente non vuole spendere 20€ di assistenza tecnica pur possedendo iPhone che costano un capitale, queste persone si affidano all’amico o al parente che loro ritengono esperti; puntualmente questi lavori tra KMS, programmi craccati con crack presi da chissà dove e configurazioni bislacche creano più problemi di quelli che dovrebbero risolvere!
Può sembrare un discorso banale ma: la qualità si paga e le cattive abitudini nel tempo si pagano ancora di più e spesso non in denaro!
Un antivirus su una piattaforma Linux può avere senso?
La domanda “antivirus su piattaforma Linux”, potrebbe sembrare banale se non addirittura inutile.
Il discorso virus su Linux è tutt’altro che scontato! Recentemente anche i sistemi Linux iniziano ad avere qualche problemino di virus. Oltre ai virus che prendono di mira il sistema e basta esistono anche le minacce malware che sono multipiattaforma.
Tuttavia, sebbene sia vero che Linux è un bersaglio meno “gradito” ai virus, ciò non significa che ne sia immune.
Le soluzioni antivirus per Linux, tuttavia, sono solitamente aziendali a pagamento e raramente sono per privati, questo per via del fatto che i sistemi operativi basati su Linux raramente sono utilizzati dall’utente medio, generalmente più sveglio e più attento alle sue abitudini di navigazione rispetto, ad esempio, ad un utente Windows medio.
Qui non possiamo parlare delle soluzioni classiche.
Tuttavia i sistemi Linux, soprattutto quelli basati su Ubuntu, hanno la possibilità di poter installare un antivirus tramite terminale (cosiddetto “linea di comando”): il nome di questo antivirus è ClamAV.
Se vuoi installarlo esistono vari tutorial su internet, esistono una serie di comandi che ne permettono l’installazione.
Non c’è nient’altro che bisogna sapere.
Antivirus in conclusione
A prescindere dalla piattaforma, come hai potuto vedere non esiste una soluzione univoca per il problema dei virus, che rispetto ad un decennio fa, erano perlopiù presenti su Windows e al massimo Android.
L’importante è che tu, caro utente, capisca come muoverti in questo mondo che molto spesso è più vincolato da luoghi comuni che da realtà comprovate.
Film e serie TV sono in gran parte responsabili di questi luoghi comuni, nei quali qualsiasi virus ha una grafica da fare invidia alla tecnologia RTX, dove sembrano non esiste link ingannevoli e cattive abitudini.
“Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita” (detto cinese)
Questo per dire che questo articolo (come gli altri) non servono a nutrirti per un giorno, ma per insegnarti a pescare nel grande mare che è internet.