L’Antutrust ha chiuso due istruttorie con una pena pecuniaria dell’ammontare di più di dieci milioni di euro, nei confronti di Vodafone Italia S.p.A. e Wind-tre S.p.A. Le due aziende dovranno rispettivamente corrispondere 6 milioni e 4,3 milioni di euro perché la promozione winback, che invita gli ex clienti a tornare sui loro passi, è sembrata poco chiara.
Agli ex clienti veniva proposta la promozione, nella maggior parte dei casi tramite sms, indicando il solo piano tariffario riguardo i termini di prezzo e traffico incluso e sorvolando su oneri aggiuntivi o vincoli di fruizione delle offerte.
L’Ufficio stampa di Vodafone Italia ha dichiarato: “Vodafone ha posto in essere molteplici iniziative volte a rendere più consapevole il consumatore di tutte le componenti dell’offerta e dei relativi costi, sin dal primo sms ricevuto, oltre che al momento della sottoscrizione del contratto in negozio. In particolare, gli sms inviati ai clienti destinatari di offerte personalizzate contengono un link attraverso cui il cliente accede direttamente ai dettagli di tutte le componenti dell’offerta e dei costi. Sul sito web è presente una specifica sezione con tutte le componenti ricomprese nelle offerte ed eventuali costi aggiuntivi. I moduli contrattuali, che vengono sottoscritti in negozio, contengono uno schema di tutte le componenti di servizio incluse e relativi eventuali costi. Vodafone ritiene di aver implementato misure di trasparenza complete ed adeguate – che sono anche state proposte come impegni che l’Autorità non ha voluto accettare – e confida di poter dimostrare la correttezza del proprio operato nelle sedi opportune”.
Wind-Tre ha affermato in una nota:“Wind Tre comunica che ha messo in campo, in questi mesi, numerose azioni, proprio per rendere ancora più trasparente il processo di acquisizione dei clienti. L’azienda, infatti, considera la fiducia nella relazione con i clienti tra le proprie, assolute priorità. Questo rapporto di fiducia è stato continuamente rafforzato, anche nell’ultimo periodo, attraverso offerte commerciali competitive e trasparenti, in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori. Wind Tre auspica nel rispetto dei ruoli un dialogo costruttivo con tutte le istituzioni e le autorità di regolamentazione, per assicurare per lo sviluppo di un settore strategico per il Paese come quello delle telecomunicazioni, nella certezza che possano trarne beneficio tutti gli italiani”.
Nel caso di Vodafone, i servizi omessi sarebbero 1 GB di Riserva, Rete Sicura e Smart Passport+. Per Wind Tre, invece, è stata accertata la sottoscrizione di offerte attivate “senza consenso espresso” della segreteria telefonica, di Ti Ho Cercato, della ricevuta di ritorno SMS e, infine, del 4G LTE per i servizi a marchio Tre (che costa 1 euro al mese alla conclusione del periodo promozionale). Molti utenti avrebbero segnalato costi aggiuntivi pari a 20/30 euro.