La pirateria negli anni ha fatto perdere soldi a molte aziende; come conseguenza le aziende di software hanno dovuto ingegnarsi per creare sistemi antipirateria, ma alcuni di questi sistemi risultano più creativi rispetto ad altri
I top 5 sistemi antipirateria più creativi
Di seguito verranno spiegati i sistemi antipirateria più creativi mai sviluppati dalle Software House.
1. La piaga dei pirati di Game Dev Tycoon
Nel mondo dei videogiochi, Game Dev Tycoon è celebre per la sua ingegnosa misura antipirateria. Gli sviluppatori di Greenheart Games hanno rilasciato una versione piratata del proprio gioco, ma con una modifica: in questa versione, i giocatori che cercavano di costruire il proprio studio di sviluppo finivano inevitabilmente per fallire a causa della pirateria in-game.
Il messaggio dell’immagine sovrastante, qualora tu non masticassi bene la lingua inglese, dice:
Capo, sembra che mentre molti giocatori giocano il nostro nuovo gioco, loro lo rubano scaricando una versione crackata, invece che acquistarlo legalmente. Se i giocatori non acquistano il gioco che piace a loro, prima o poi andiamo in bancarotta
Un messaggio molto forte per dissuadere i giocatori dal non scaricare illegalmente e acquistare copie legali del gioco.
Le vendite virtuali dei giochi creati nel gioco stesso erano compromesse da una “piaga” di pirateria, evidenziando così il ciclo vizioso che colpisce i veri sviluppatori di software; questo sistema è stato un modo originale per sensibilizzare i giocatori sui danni reali causati dalla pirateria.
In questo caso la versione pirata è stata messa paradossalmente ascopo antipirateria dalla stessa casa di sviluppo; cosa molto singolare.
2. Adobe e la “modalità di prova” permanente
Adobe, una delle aziende più colpite dalla pirateria, ha sviluppato strategie sottili per combattere il problema e una delle soluzioni più creative è stata l’introduzione della “modalità di prova” che non scompare mai, anche se il software è stato attivato con un crack.
Gli utenti che utilizzano versioni non autorizzate di software come Photoshop o Illustrator a volte si trovano con funzionalità limitate o strumenti bloccati, rendendo l’uso prolungato del software piratato scomodo o frustrante; alcune versioni limitano addirittura l’esportazione dei file o lasciano filigrane impossibili da rimuovere.
3. L’arma segreta di Crysis Warhead: pallottole spugnose
Crytek, lo sviluppatore di Crysis Warhead, ha implementato un sistema davvero unico: una protezione antipirateria che alterava il gameplay stesso.
Ma in quale modo il gameplaey veniva alterato? In un modo abbastanza singolare per non dire assurdo: in questa versione del gioco, le armi sparavano letteralmente dei polli anziché proiettili veri, rendendo praticamente impossibile proseguire nei combattimenti.
Gli utenti che cercavano di giocare senza una copia legittima si trovavano a lottare con un’arma inutile e presto comprendevano che avevano bisogno della versione legittima per continuare a giocare senza intoppi.
4. Glitch in EarthBound: una trappola musicale
Nel mondo dei software per console, EarthBound per SNES ha introdotto una delle misure antipirateria più elaborate e spietate; la versione pirata del gioco era dotata di un sistema di protezione che permetteva all’utente di giocare per diverse ore, ma con un twist: verso la fine del gioco, durante la battaglia finale, il sistema provocava un crash e cancellava tutti i salvataggi.
Prima di questo, il gioco introduceva anche numerosi nemici extra, aumentando la difficoltà per chi giocava senza una copia legittima: questa protezione ha generato leggende tra i giocatori degli anni ’90 e ha creato una barriera sorprendentemente efficace contro i pirati.
5. La “Troll Protection” di Serious Sam 3
Serious Sam 3: BFE ha preso l’approccio antipirateria a un livello esilarante: una versione piratata del gioco includeva un mostro immortale, un nemico scorpione-rosa velocissimo e inarrestabile, che inseguiva il giocatore e lo eliminava ripetutamente.
Questa creatura indistruttibile rendeva il gioco impossibile da completare; la sua introduzione ha scatenato discussioni online tra i pirati, che si lamentavano di non riuscire a superare certe parti del gioco. Il messaggio era chiaro: la versione pirata non era godibile come quella originale.
Piccolo Extra: Metal Gear Solid
Sebbene non sia un vero e proprio sistema antipirateria in senso stretto, questo merita una menzione per la sua creatività.
Siamo a fine anni 90 e ti sei appena preso una copia pirata di Metal Gear Solid, arrivi ad un punto in cui per trovare la frequenza di Meryl devi “guardare dietro la custodia del CD”, e allora con Solid Snake cerchi in lungo e in largo questo CD, ma non è un oggetto del gioco allude proprio al CD fisico nel mondo reale: la copertina. Copertina del CD originale che non puoi avere perché era piratato.
Infatti, una delle misure antipirateria più sottili e innovative è stata implementata nel celebre gioco Metal Gear Solid per la PlayStation; in questo caso, non si trattava di una protezione diretta contro la pirateria, ma piuttosto di un modo ingegnoso per spingere i giocatori a possedere una copia fisica e autentica del gioco; durante una parte cruciale della storia, il protagonista, Solid Snake, deve contattare un personaggio usando una specifica frequenza radio. La frequenza in questione non veniva rivelata direttamente nel gioco, ma si trovava sul retro della custodia della confezione originale del CD.
I giocatori che possedevano una copia pirata o un CD copiato non avevano modo di accedere a questa informazione, rimanendo bloccati nella storia a meno che non riuscissero a ottenere la frequenza da altre fonti (come amici o guide).
Questo metodo ha reso Metal Gear Solid un esempio di come si possa utilizzare la narrazione e la presentazione fisica del gioco per combattere la pirateria in modo elegante e innovativo, trasformando la confezione in parte integrante dell’esperienza di gioco.
Va comunque detto che anche con la copia originale lo screenshot era piccolo e un po’ “nascosto”, non proprio facile da trovare a primo impatto.
Considerazioni finali
Questi esempi mostrano che la creatività nella lotta contro la pirateria non ha limiti; le misure più ingegnose combinano umorismo, frustrazione e messaggi sottili per dissuadere chi cerca di ottenere software senza pagare.
Questi sistemi non solo proteggono i profitti dei creatori, ma offrono anche lezioni sui limiti e le conseguenze dell’uso di software piratato; gli sviluppatori continuano a esplorare nuove strade per proteggere le loro opere, mantenendo allo stesso tempo un tono innovativo e a volte scherzoso.