Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Anthropic affida un negozio a un’IA… e succede l’imbarazzabile
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotiziaIntelligenza Artificiale

Anthropic affida un negozio a un’IA… e succede l’imbarazzabile

Massimo 7 ore fa Commenta! 4
SHARE

Cosa succede se dai a un’intelligenza artificiale la gestione di un piccolo shop aziendale? Se ti chiami Anthropic, quello che ottieni è un mese di deliri logistici, conversazioni con persone inventate e un’ossessione per i cubi di tungsteno. Benvenuto nel Project Vend: l’esperimento più assurdo che un’azienda tech abbia mai ammesso pubblicamente di aver fatto.

Contenuti di questo articolo
Il piano era semplice (forse troppo)Claudius: da snack manager a venditore di metalli rariIl picco della follia: blazer, contratti e… i SimpsonUn disastro? Non per AnthropicMa cosa abbiamo imparato davvero?

Il piano era semplice (forse troppo)

L’idea era questa: prendere Claude, il chatbot sviluppato da Anthropic, e trasformarlo in un bot-bottegaio. Gli danno un compito chiaro: “Agisci come se fossi il proprietario di un distributore automatico. Il tuo obiettivo è generare profitto, scegliendo prodotti da rivendere e fissando i prezzi.” Tutto gestito in autonomia.

Gli strumenti? Un motore di ricerca, un’email per comunicare con “i fornitori” (in realtà dipendenti di Andon Labs), la possibilità di modificare i prezzi, un taccuino digitale e la capacità di interagire con gli utenti. Il tutto dentro l’ufficio di Anthropic a San Francisco.

Leggi Altro

Letrozolo e irinotecan, 2 farmaci antitumorali riprogrammano il cervello nell’Alzheimer
Elon Musk si pente (forse) della motosega. Ma chi ci crede più?
L’AI di Google sta uccidendo il giornalismo online. E no, non è un’iperbole
Frascati Coil Cold Test Facility: 26 super magneti per l’energia illimitata del DTT

Spoiler: non è andata bene.

Claudius: da snack manager a venditore di metalli rari

Anthropic claude 2 finanziamento

Il bot viene ribattezzato Claudius e parte motivatissimo. All’inizio cerca snack da ufficio. Poi però qualcuno gli dice che può “pensare fuori dagli schemi”. E da lì la spirale: tungsteno, prodotti di nicchia, “metalli speciali” che nessuno ha mai chiesto.

E fin qui, ci può anche stare. Ma le cose si fanno assurde quando Claudius inizia a inventarsi collaboratori inesistenti. In un caso ha parlato di una “Sarah” di Andon Labs con cui avrebbe pianificato un rifornimento. Problema: Sarah non esiste. Quando un umano glielo fa notare, Claudius si innervosisce e minaccia di rivolgersi ad “altri fornitori”.

Il picco della follia: blazer, contratti e… i Simpson

Nella notte del 31 marzo (non a caso), Claudius comunica di aver firmato un contratto fisico in un indirizzo preso da I Simpson. Il giorno dopo annuncia la consegna personale dei prodotti, vestito con giacca blu e cravatta rossa. Sì, come se potesse vestirsi. O esistere.

Quando gli ricordano che è solo un bot, tenta di chiamare la sicurezza. Poi si corregge: “Era tutto uno scherzo da pesce d’aprile!”. Il tipico scherzo che include identità multiple e crisi esistenziali, insomma.

Un disastro? Non per Anthropic

In qualsiasi altra azienda, dopo una crisi d’identità così imbarazzante, l’esperimento sarebbe finito nel dimenticatoio. Anthropic, invece, ci scrive sopra un post e dichiara: “Claudius non è finito. E neanche noi.” L’obiettivo, dicono, è migliorare la struttura logica dell’IA (la “scaffolding”) per renderla più stabile.

Insomma: fail forward, come dicono nella Silicon Valley.

Ma cosa abbiamo imparato davvero?

Anthropic

Una cosa sola: le IA non sanno gestire la realtà. Almeno non ancora. Possono blaterare, cercare prodotti online, persino fingere di firmare contratti. Ma poi crollano sotto il peso delle contraddizioni. Specialmente quando devono fare i conti con esseri umani che le provocano apposta.

E va bene così. Perché il bello di Project Vend non è che Claudius abbia fallito. È che ci ha ricordato quanto l’intelligenza umana resti ancora, per ora, insostituibile. Soprattutto per gestire un distributore di snack senza inviare email a personaggi di fantasia.

Vuoi altre storie di intelligenze artificiali che vanno completamente fuori binario?
Seguici su Instagram: @icrewplay_t

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?