Privacy come sinonimo di anonimato, sicurezza come sinonimo di privacy e potremmo andare avanti all’infinito, esistono miriadi di differenze tra questi tre concetti che andrebbero esaminati per bene.
Purtroppo in un mondo in cui il giornalismo (e non solo) fa del suo per creare quotidianamente confusione su ogni tipologia di argomento, risulta veramente difficile districarsi in mezzo a questo caos.
Questo chaos è simile, non a caso, a quello creato ad hoc tra il dvb-t2 e la smart TV, facendo credere al grande pubblico che serva la seconda per il segnale digitale DVB-T2, quando non è così, impedendo il giusto riciclo di prodotti che altrimenti andrebbero buttati.
Quali sono quindi le differenze tra i concetti di privacy, anonimato e sicurezza?
Privacy
Secondo i nostri amici di privacytools: “La privacy è la capacità di isolare qualsiasi informazione su se stessi dall’accesso o dal controllo da terze parti; in questo modo, sono in grado di esprimersi in modo selettivo e impedire ad altri di accedere alle proprie informazioni.”
Viene successivamente aggiunto: “ Sfortunatamente, i governi e le società di marketing effettuano sempre sondaggi sulla popolazione generale per vari motivi, tra cui sicurezza, ricerche di mercato o persino intenti dannosi. Gli strumenti per la privacy ci aiutano a utilizzare le risorse Internet senza essere sondati o avere il nostro spazio personale intruso da altre parti.”
Anonimato
Sempre loro, per puntualizzare le differenze tra i tre concetti sostengono: “L’anonimato è la situazione in cui l’identità della persona che svolge l’attività è sconosciuta. Fa parte della privacy in quanto altre parti non possono appuntare il nome dell’autore delle attività in questione.
Poi aggiungono: “Ad esempio, quando navighi in modo anonimo [non solo TOR, ma VPN in generale], le società di tracciamento non possono sapere chi sta visitando il loro sito web. Pertanto, non possono dare seguito al marketing o ad alcuna offerta a causa del tuo comportamento online.”
Sicurezza, decrittazione e differenze con i concetti sopra espressi
Privacytools sostiene: “[nella sicurezza] la crittografia è la tecnica di “traduzione” dei dati [da un tipo di dato all’altro, ad esempio quello che legge Windows deve leggerlo pure Linux per semplificare] da una forma all’altra in modo che solo le persone con la giusta chiave di decrittazione possano accedere e comprendere i dati.”
Viene poi puntualizzato: “La crittografia impedisce ai criminali di intercettare e hackerare i dati in transito per motivi dannosi. La crittografia è solitamente parte della privacy. La sicurezza online prevede invece l’utilizzo di strumenti per prevenire problematiche quali intrusione nella privacy, accesso e furto di dati personali e aziendali, phishing e attacchi agli strumenti online. Questi strumenti per la privacy ti aiutano a migliorare il tuo anonimato quando conduci attività online.”
A cosa servono quindi vari strumenti per anonimato, sicurezza e privacy presenti su internet?
Gli strumenti per la privacy sono software che possono aiutare le persone a controllare le informazioni che condividono con altri. Sono anche noti come software per la privacy, app per la privacy e utility per la privacy (cose che sembrano simili ma hanno sostanziali differenze tra loro).
Molti strumenti e servizi per la privacy possono essere scaricati o utilizzati gratuitamente, mentre altri sono servizi commerciali che richiedono un canone di abbonamento mensile.
Gli strumenti (detti anche “Tool”) per la privacy sono software che possono aiutare le persone a controllare le informazioni che condividono con altri. Sono anche noti come software per la privacy, app per la privacy e utilità per la privacy.
Software per la privacy open source per la tua sicurezza e differenze con la controparte “closed”
Il software open source è un’applicazione il cui codice sorgente è disponibile per la modifica. Pertanto, le aziende possono utilizzare questi strumenti per creare soluzioni di sicurezza su misura per le loro specifiche esigenze di sicurezza.
Alcuni dei vantaggi dell’utilizzo di software open source includono l’affidabilità poiché viene creato da sviluppatori esperti e talvolta volontari.
Ciò fa si che sia possibile per altri esperti di verificare la presenza di difetti e correggerli. Alla fine, ottieni un software molto resiliente e altamente affidabile per la creazione di soluzioni di sicurezza.
Differenze tra open source e closed source stanno proprio nel fatto che uno puoi modificarlo anche tu (se sai programmare), l’altro no, oltretutto è molto probabile che le closed non siano affatto gratuite, come accade invece per le open.