In un mondo in cui è fondamentale restare connessi per riuscire a svolgere un numero sempre più grande di attività, è diventato indispensabile l’acquisto di un Power Bank che sia in grado di mantenere i nostri dispositivi sempre carichi e funzionanti.
Negli ultimi anni il mercato è stato letteralmente invaso da questo tipo di accessori che si differenziano per forma, capacità, efficienza e dimensioni.
Oggi vi proponiamo la recensione del nuovo Anker PowerCore 10000 PD Redux, un prodotto sviluppato da una delle aziende leader del settore, in grado di offrire fino a 10.000 mAh di potenza.
Abbiamo utilizzato questa batteria per circa una settimana, ed ha rappresentato una vera e propria salvezza in molti momenti della giornata.
Si tratta con molta probabilità di uno dei Power Bank più interessanti sotto il punto di vista del rapporto tra la qualità ed il prezzo a cui viene proposto sul mercato.
Design e caratteristiche tecniche
Le considerazioni riguardo il design di un dispositivo sono prettamente soggettive, ma si tratta comunque di un aspetto importante in grado di influire sulle considerazioni finali.
A livello costruttivo si presenta fin da subito come un prodotto molto solido e curato in ogni minimo dettaglio, con delle dimensioni abbastanza contenute da permettergli di entrare comodamente nel palmo di una mano.
In solamente 10 x 5 x 2,5 centimetri e 200 grammi totali avremo un dispositivo con una batteria da ben 10.000 mAh.
Un risultato degno di nota se pensiamo che solitamente quando si parla di queste capacità facciamo riferimento a dispositivi molto più ingombranti.
La struttura principale è composta da un piacevole materiale opaco, mentre la parte frontale è caratterizzata da un pulsante utile per rivelare i 4 indicatori led che indicano lo stato della batteria (25% per ogni led).
Sulla parte inferiore si notano subito la porta USB-C da 18W ed un USB-A da 12W che permettono di raggiungere un buon livello di versatilità, anche se ci saremmo aspettati di trovare almeno un altro ingresso per poter collegare più apparecchi esterni.
All’interno della confezione viene fornito un cavo Type-C di buona fattura da circa 60 centimetri, ed una comoda sacca a trama retata che consente di proteggere la batteria durante i viaggi più impegnativi.
Non abbiamo avuto modo di testare la fragilità del dispositivo, ma la presenza di questo sacchetto lascia presupporre che la scocca possa essere suscettibile ai graffi.
Efficienza di ricarica
Anche se la capacità massima non corrisponde mai a quella reale, con circa 10.000mAh da dover ricaricare serviranno svariate ore prima di riuscire a sfruttare appieno questo Power Bank.
Nei test effettuati abbiamo notato che il tempo necessario per caricare completamente il dispositivo si aggira intorno le 4 ore.
I dati ottenuti sono decisamente in linea con i tempi di attesa misurati su dispositivi simili, ma l’esperienza di utilizzo resta comunque estremamente soddisfacente.
Bisogna specificare che i tempi per effettuare le prime ricariche si aggiravano intorno le 7 ore complessive, ma una volta che le celle interne si sono assestate, il dispositivo ha iniziato a funzionare in maniera ottimale.
Per quanto riguarda i tempi di ricarica dei device collegati attraverso le porte USB, questo Anker si dimostra estremamente efficiente e competitivo.
La potenza fornita in uscita resta stabile quasi per tutta la durata di utilizzo, riuscendo a caricare lo smartphone sul quale abbiamo eseguito i test, in solamente 1 ora e 10 minuti (3000 mAh di batteria).
Inoltre, nei nostri test siamo riusciti a completare quasi 3 cicli di ricarica completa, un buon dato se si considerano i fenomeni di dispersione che sono inevitabili in questo genere di apparecchiature.
I tempi di ricarica possono subire delle variazioni a seconda del device che sarà utilizzato, ma le funzioni integrate di PowerIQ e VoltageBoost dovrebbero essere in grado di gestire in modo autonomo i voltaggi erogati dalla batteria a seconda della situazione.
Con un dispositivo che possiede la funzione di ricarica rapida, la potenza erogata può raggiungere picchi molto elevati di 1700 mA.
Questi valori sono stati ottenuti utilizzando il cavetto USB-C in dotazione, il quale risulta essere ottimo dal punto di vista costruttivo e garantisce un buon livello di conduttività.
Una particolarità degna di nota di questo dispositivo risiede proprio nel doppio utilizzo della porta USB-C, con la quale è possibile ricaricare un dispositivo esterno, ma può anche essere utilizzata per ricaricare la batteria del Power Bank con la stessa potenza di 18W (le standard micro-USB arrivano fino a 10W).
Forse sarebbe stato molto più utile un piccolo display con i dati relativi alla batteria, ma i led colorati posizionati nella parte frontale del dispositivo sono sufficienti per capire quando siamo quasi a corto di energia.
Conclusioni
Questo Anker PowerCore 10000 PD Redux è un prodotto di altissima qualità che rende onore alla sua casa produttrice.
Presenta qualche problema per quanto riguarda l’efficienza energetica, ma la struttura leggera e compatta rappresenta un grande vantaggio in termini di trasportabilità.
Il dispositivo raffigura la scelta ideale per tutti gli utenti non troppo esigenti, che vogliono comunque puntare ad un dispositivo affidabile e sicuro.
La presenza di un sistema di caricamento attraverso la Type-C potrebbe estendere ulteriormente gli utilizzi possibili, visto che dovrebbe essere in grado di alimentare un ultrabook (anche se per un tempo limitato).
A parte qualche piccolo difetto tecnico, si tratta di un ottimo prodotto che al momento è disponibile al costo di 39.99 euro direttamente dallo store ufficiale di Anker su Amazon.