In uno studio pubblicato sul Journal of Personality, le persone sposate tendono ad essere meno soddisfatte della loro relazione quando un partner soffre di anedonia sociale, un tratto che fa sì che qualcuno provi meno piacere nelle interazioni sociali. Questa discrepanza tra i coniugi tende anche a portare a una comunicazione più distruttiva, almeno secondo il recente studio.
Si dice spesso che noi umani siamo creature sociali, e la ricerca ha evidenziato l’impatto che la solitudine può avere sulla nostra salute, sia fisica che mentale, non a caso per molti, i blocchi e l’autoisolamento dovuti alla pandemia del COVID, hanno fornito uno sguardo sgradito a una vita tagliata fuori da coloro che ci circondano.
Ma alcune persone sono meno interessate alle interazioni sociali, e secondo alcune interpretazioni, hanno meno “bisogno di appartenenza”. Questo dipende da un tratto chiamato anedonia sociale, che non è la stessa cosa di essere introversi o socialmente ansiosi, le persone affette da questa condizione hanno una minore spinta a cercare interazioni sociali, poiché non ne traggono piacere.
L’anedonia sociale può essere una caratteristica di una serie di disturbi psicologici, come la schizofrenia. In generale, le persone che ottengono un punteggio più alto per l’anedonia sociale hanno meno probabilità di contrarre matrimoni e relazioni a lungo termine e, quando lo fanno, hanno maggiori probabilità di segnalare disfunzioni relazionali.
Ma questo studio pubblicato di recente è stato il primo a cercare di capire l’effetto che l’anedonia sociale di una persona può avere su entrambi i partner in un matrimonio.
In cosa consiste il recente studio sull’anedonia sociale
Lo studio, condotto da Kenneth Tan della Singapore Management University, ha incluso 100 coppie di sposini di sesso diverso ed è stato condotto tra il 2011 e il 2013.
Ci sono state tre ondate di raccolta dati durante lo studio longitudinale: una prima ondata all’inizio del periodo di studio; una secondo dopo 6 mesi, e la terza dopo 12 mesi; in questo periodo le coppie hanno compilato questionari per valutare i loro livelli di anedonia, la quantità di conflitto all’interno della loro relazione e la loro soddisfazione coniugale complessiva.
Gli individui con livelli più elevati di anedonia sociale –quindi, meno interessati alle interazioni sociali con altre persone– erano meno soddisfatti del loro matrimonio, e anche i loro coniugi hanno riportato punteggi di soddisfazione inferiori.
Per capire cosa potrebbe essere alla base di tutto ciò, gli autori si sono rivolti ai dati sulla comunicazione. L’anedonia sociale era associata a comportamenti come la comunicazione di domanda-ritiro: hai mai provato a litigare con qualcuno che si rifiuta semplicemente di impegnarsi? Forse se ne va anche mentre parli? Questa è la comunicazione di ritiro della domanda ed è stata definita un killer di relazioni.
I ricercatori hanno anche trovato un legame tra l’anedonia e tassi più elevati di comunicazione di evitamento-trattenuta, altrimenti noto come trattamento del silenzio. In tutti questi casi, era più probabile che il partner con anedonia sociale utilizzasse questi modelli di comunicazione tuttavia i risultati dello studio non hanno mostrato un effetto sui comportamenti comunicativi dell’altro partner.
Ci sono alcuni puntualizzazioni importanti però, per esempio non sono state incluse coppie dello stesso sesso e i dati sono stati raccolti tramite autosegnalazione, che comporta sempre un rischio di parzialità.
Gli autori sottolineano inoltre che altri studi simili su coppie di sposini hanno avuto campioni di dimensioni molto più grandi e il fatto stesso che siano stati inclusi solo gli sposi significa che è difficile sapere come questi risultati si svilupperanno a lungo termine ma, come concludono gli autori, questa ricerca potrebbe aprire la porta a una maggiore comprensione di come l’anedonia sociale di una persona possa avere un impatto non solo su di lei, ma anche sul suo partner romantico:
“La ricerca futura [potrebbe collegare] l’anedonia sociale alle dinamiche relazionali mostrando che sebbene l’anedonia sociale possa essere generalmente vista come correlata a esiti avversi, una visione più sfumata dovrebbe riconoscere il suo impatto su entrambi i partner e anche da una prospettiva longitudinale.”.
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ma chi lo dice che è un disturbo psicologico? Ogni volta fanno queste distinzioni quelli normali e quelli diversi.. Ovviamente quelli diversi hanno problemi.. ma chi lo dice? Giochi al pc? Sei dipendente dalla tecnologia, non hai una vita sociale? sei un disadattato.. Forse è proprio per questo che le persone diverse non vogliono stare in mezzo a quelle normali perché quest’ultime hanno necessariamente il bisogno di etichettare tutto… Io sto bene nella mia solitudine e mi dispiace per gli altri che devono perforza dipendere da altre persone