Rivoluzione in vista per Android? Il software operativo sviluppato da Google sarebbe pronto a portare novità che, forse, spiazzeranno gli utenti abituali. Ma andiamo con ordine. Uno dei nuovi dispositivi Samsung, denominato One UI 6.1.1, ha una funzione che ha fatto discutere: il blocco automatico del sideload messo di default. Opzione, ovviamente, disattivabile sul citato smartphone, ma che fa capire che le prossime mosse di Google sono dirette in tal senso.
Google vuole eliminare i file apk?
Google vuole veramente eliminare i file apk? Al momento, nulla di ufficiale, ma le indiscrezioni portano sempre di più su questa strada con il colosso dei motori di ricerca che opta nel rendere più difficoltoso il sideload, ossia scaricare e personalizzare tutte le app, anche quelle non presenti nel catalogo di Google Play Store.
Artem Russakovski, creatore di APK Mirror, che in un post sul suo profilo X ha dichiarato in merito: “Google ha smesso di generare APK per molte app all’improvviso, per cui saranno disponibili solo AAB”. L’AAB (acronimo di Android App Bundle) non è un formato ignoto, in quanto già fu presentato nel 2018 in alternativa agli Android Package Kit.
AAB in cosa consistono?
In cosa consistono i nuovi formati Android App Bundle? In pratica, se con il file APK bastava scaricare quest’ultimo, installarlo e poi avviarlo, ora le cose sono un pochino più complesse. La tipologia di file AAB richiede applicazioni terze per il loro funzionamento. Pertanto, Google continuerà a produrre APK per store esterni e non è previsto, al momento, un blocco forzato del Sideload con gli utenti che avranno la totale libertà di come scaricare le app su Android.