Le acque superficiali e sotterranee europee affrontano una crisi sempre più grave, secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). Solo il 37% di laghi e fiumi soddisfa i criteri per un buono stato ecologico, mentre oltre due terzi presentano inquinanti chimici oltre i limiti. La situazione delle acque sotterranee non è migliore: un quarto di esse, che forniscono due terzi dell’acqua potabile in Europa, è al di sotto delle soglie legali per la qualità chimica.
Questo allarmante quadro mette in evidenza la necessità per l’Unione Europea di adottare misure decisive per affrontare le sfide legate alla sicurezza idrica, un problema che coinvolge ora il 20% del territorio e il 30% della popolazione dell’Unione.
Le mosse dell’UE per salvare l’ambiente dalla crisi di sicurezza idrica
Nonostante le scadenze previste dalla Direttiva Quadro sulle Acque, i progressi sono stati lenti. La normativa obbliga i governi a garantire che le acque raggiungano buoni standard qualitativi entro il 2027, ma le attuali statistiche suggeriscono un’inadeguatezza nell’applicazione delle leggi esistenti. Organizzazioni ambientaliste hanno intensificato le richieste affinché l’Unione Europea si muova con determinazione, ricordando l’importanza del ripristino degli ecosistemi acquatici per la biodiversità e per il futuro del continente.
Parallelamente, l’industria sta sollevando preoccupazioni riguardo alla necessità di ingenti investimenti per affrontare la crescente scarsità d’acqua aggravata dai cambiamenti climatici. Secondo uno studio di Water Europe, sarebbero necessari 255 miliardi di euro nei prossimi sei anni per garantire la conformità alle normative europee. Investimenti che sono fondamentali non solo per la salute ambientale, ma anche per supportare le attività economiche in un contesto di crescente instabilità climatica.
La nomina di Roswall per la “resilienza idrica”
In risposta a questa emergenza, Ursula von der Leyen ha incaricato la Commissaria europea per l’ambiente, Jessica Roswall, di completare la strategia di resilienza idrica. Questa strategia avrà come obiettivo il miglioramento dell’efficienza idrica, la riduzione dell’inquinamento e la gestione dei rischi legati all’acqua, promuovendo al contempo tecnologia e innovazione nel settore idrico. Un approccio che, se attuato correttamente, potrebbe contribuire a garantire un futuro sostenibile per le risorse idriche europee.