Ormai tutti conoscono le vicende che hanno portato al ban Huawei da parte degli Stati Uniti, un provvedimento che ha costretto l’azienda cinese a molte rinunce, tra le quali quelle ai servizi Google. Il colosso cinese ha provato a far ragionare il governo americano, ma per ora sembra non ci sia nulla da fare, per cui si pensa a soluzioni alternative.
Secondo alcune fonti, come Reuters, Huawei starebbe ora pensando alla realizzazione di un’alternativa al Play Store di Google, ma ciò che fa notizia è che non è da sola, bensì al suo fianco ci sono altre grandi aziende del settore, come Xiaomi, Oppo e Vivo.
L’iniziativa nasce sotto l’appellativo Global Developer Service Alliance (GDSA) ed è già online il sito ufficiale, dove si parla di GDSA come uno strumento in grado di offrire vari servizi agli sviluppatori di tutto il mondo, tra cui supporto allo sviluppo, operazioni di marketing, monetizzazione del traffico e distribuzione di contenuti. Proprio quest’ultima voce fa pensare ad uno store che sia in grado di sostituire quello di Google a cui noi tutti siamo abituati.
Un’iniziativa del genere non coglie poi tanto di sorpresa, è infatti normale che le aziende cinesi corrano ai ripari di fronte al rischio di rimanere senza il maggiore canale di distribuzione delle app su Android. Gli Stati Uniti potrebbero aver preso un po’ sottogamba la situazione, perché è sicuro che una partnership tra i più grandi colossi cinesi del mercato smartphone potrebbe sicuramente mettere in piedi uno strumento in grado di tenere testa ai servizi Google.
Huawei è un vero e proprio colosso dell’informatica, Xiaomi è in forte crescita, così come Oppo e Vivo (lo abbiamo visto nel rapporto Counterpoint); la loro influenza sul mercato smartphone è innegabile e gli utenti, seppure inizialmente restii ad abbandonare i servizi Google, potrebbero col tempo abituarsi a tale idea e in tal caso GDSA potrebbe diventare una reale alternativa al Play Store.
Per ora comunque i servizi sono limitati solo ad alcuni paesi e l’Italia non è tra questi (in Europa c’è solo la Spagna), ma il tutto è ancora in una fase iniziale, il lancio è previsto per Marzo e per ora il sito ufficiale dà solo la possibilità agli sviluppatori di registrarsi e di avere info riguardanti l’upload di nuove app sulla piattaforma.