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Lettura: Alphabet Killer: un mistero irrisolto negli USA [Crimini irrisolti]
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Scienza

Alphabet Killer: un mistero irrisolto negli USA [Crimini irrisolti]

Rispetto ad altri casi di crimini (omicidi) irrisolti questo è meno noto, ma vale la pena parlarne: l'omicida (o forse erano più persone? Non si sa) che uccideva in base al fatto se la lettera iniziale del nome era la stessa del cognome

Andrea Tasinato 1 ora fa Commenta! 11
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L’ “Alphabet Killer” o “Alphabet Murders” sono una serie di delitti avvenuti nel distretto di Rochester, New York, tra il 1971 e il 1973; sono chiamati così perché le vittime erano bambine le cui prime e seconde iniziali coincidevano (nome e cognome cominciavano con la stessa lettera), e i corpi vennero ritrovati in città i cui nomi iniziavano con la stessa lettera

Contenuti di questo articolo
Le vittime conosciute dell’Alphabet KillerDove si bloccarono le indagini e quali sono i misteriJoseph Naso: il “Double Initial Killer” che fu sospettatoChi è NasoPerché è stato sospettato per gli Alphabet MurdersPerché NON è stato considerato responsabile (almeno per alcuni delitti)Tecnica forense, profilo e limitiNuove rivelazioni recenti sull’Alphabet KillerAnalisi critica: cosa dice il “codice” dell’indagine sugli “Alphabet murders”Prospettive alternative e teorieCosa può farci la tecnologia oggi che non poteva farlo alloraStato attuale e commento finale sul caso Alphabet
Alphabet killer: un mistero irrisolto negli usa [crimini irrisolti]
Carmen colon, una delle vittime di alphabet

Va segnalato che questa serie di omicidi è molto più subdola rispetto a quella di Zodiac o del macellaio di Cleveland, poiché questo “killer dell’alfabeto” aveva, come si intuiva dal nome datogli la fissa per i nomi e i cognomi, infatti assassinava solo chi aveva nome e cognome con la stessa lettera e solo ragazzine molto giovani.

Le vittime conosciute dell’Alphabet Killer

Le vittime principali riconosciute sono:

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  1. Carmen Colón (10 anni): scomparsa il 16 novembre 1971 da Rochester; corpo trovato vicino a Churchville.
  2. Wanda Walkowicz (11 anni): scomparsa il 2 aprile 1973, corpo rinvenuto il giorno dopo su una rampa della statale vicino Webster.
  3. Michelle Maenza (11 anni): scomparsa il 26 novembre 1973, corpo ritrovato due giorni dopo a Macedon, un’area rurale.
Alphabet killer: un mistero irrisolto negli usa [crimini irrisolti]
Una foto scattata durante le indagini dell’omicidio di carmen colon

Dove si bloccarono le indagini e quali sono i misteri

Ecco le sfide tecniche e gli interrogativi principali:

  • Evidenza forense limitata: Nonostante alcuni reperti (impronte, tracce di sperma, fibre, foglie, etc.), nulla è stato sufficientemente chiaro da permettere di collegare in maniera certa un sospetto per tutti e tre i casi.
  • Coerenza del Modus Operandi: Ci sono similitudini, ma anche differenze che fanno discutere se ci sia effettivamente un solo “Alphabet Killer” o possano esserci stati più autori. Per esempio, il luogo del ritrovamento, le condizioni, l’origine “cittadina rurale” dei corpi sono simili; ma le vittime erano sempre ragazze di 10‑11 anni, sì, ma non tutte le altre circostanze erano identiche.
  • Sospetti Multipli ma prove deboli:
    1. Dennis Termini: fu sospettato, fatto “suicidio” quando fu quasi catturato, prove non conclusive.
    2. Kenneth Bianchi: sì, il “Hillside Strangler” ha avuto attenzioni, perché era di Rochester e c’erano delle analogie, ma non ci sono prove solide che lo colleghino ai vari delitti dell’Alphabet Murders.
    3. Joseph Naso: sarà lui la parte più “tech‑rilevante” da analizzare.

Joseph Naso: il “Double Initial Killer” che fu sospettato

Tra tutti gli omicidi presi in considerazione per essere l’Alphabet killer lui fu il sospettato numero 1.

Chi è Naso

In breve:

  • Nato nel 1934 a Rochester.
  • È stato condannato in California (Marin County) per almeno quattro omicidi: donne prostitute, tutte con iniziali uguali (nome/cognome) e questo lo ha fatto diventare il sospetto più associato al “Double Initial” label.
  • Arrestato nel 2011; prove presentate includevano DNA e altri elementi investigativi.
Alphabet killer: un mistero irrisolto negli usa [crimini irrisolti]
Joseph naso il sospettato numero uno sugli alphabet murders

Perché è stato sospettato per gli Alphabet Murders

Le ragioni:

  • Il fatto che anche Naso avesse vissuto a Rochester negli anni ’70.
  • L’assonanza del modus operandi nelle sue vittime con la regola delle “iniziali doppie”.

Perché NON è stato considerato responsabile (almeno per alcuni delitti)

Seppur sospettato numero uno di essere Alphabet Killer, le prove non andavano in quella direzione:

  • Test del DNA: le tracce di sperma trovate sul corpo di Wanda Walkowicz non corrispondono al DNA di Naso.
  • Altri indizi mancanti: anche se Naso conosceva la zona, le prove concrete (alibi, tracce, collegamenti fisici diretti) non reggono per collegarlo in maniera certa a tutti e tre i casi

Tecnica forense, profilo e limiti

Questi casi sono utili per capire come l’innovazione scientifica può aiutare, ma anche dove incontra limiti:

  1. DNA e comparazione: importante strumento, ma è utile solo se l’evidenza è conservata in buone condizioni, se non c’è contaminazione, e se si ha un sospetto da testare o un database. Nel caso di Walkowicz, ad esempio, il DNA esisteva ma non coincideva.
  2. Prove fisiche accessorie:
    • Impronte (parziali) su abiti o sul corpo utili se comparabili.
    • Fibre, peli, foglie, tracce ambientali e utili per localizzare, magari correlare scene, ma spesso circostanziali. Ad esempio, nel caso di Maenza si trovarono foglie corrispondenti al luogo in cui il corpo fu trovato vicino alla strada.
  3. Profilazione comportamentale (profiling):
    • Ricerca di pattern: come nome‑cognome con iniziali uguali, abiti, abitudini, luogo e tempo. È utile per restringere sospetti, ma può portare a false piste se si trattano coincidenze come indizi forti.
    • Profilo geografico: luogo dei ritrovamenti, distanza, tipo di traffico, isolamento.
  4. Limiti:
    • Conservazione delle prove nel tempo, questi delitti sono di mezzo secolo fa. Le condizioni spesso degradano il DNA, le altre prove ambientali.
    • Errori investigativi, bias: per esempio interpretazioni che danno troppe importanza alla regola delle iniziali, che potrebbe essere una coincidenza statistica.
    • Possibilità di più autori. Non necessariamente tutti e tre i delitti furono commessi dalla stessa persona.

Nuove rivelazioni recenti sull’Alphabet Killer

Nelle ultime settimane (2025) sono emerse novità:

  • Un documentario “Death Row Confidential: Secrets of a Serial Killer” mette in luce come William Noguera, un detenuto, abbia raccolto oltre 300 pagine di appunti dopo che Naso avrebbe fatto confessioni implicite o parziali riguardo ad altri delitti non risolti.
  • Naso avrebbe rivendicato e ammesso implicazioni per più casi: qualcuno parla di 26 donne, o una “lista” di vittime che non erano state identificate al momento del processo.
  • C’è uso anche (riportato) di tecnologie moderne come riconoscimento facciale / analisi fotografica, confronto fra casi freddi (“cold cases”) usando database, e riesame di prove vecchie grazie a miglioramenti nel DNA.
Alphabet killer: un mistero irrisolto negli usa [crimini irrisolti]

Analisi critica: cosa dice il “codice” dell’indagine sugli “Alphabet murders”

Piccola analisi critica dell’inndagine sull’Alphabet Killer

  • Assunzioni implicite:
    1. Che la regola delle iniziali (“nome e cognome con stessa lettera” + città di ritrovamento con la stessa lettera) non sia una coincidenza, ma parte del modus. Potrebbe non esserlo.
    2. Che un solo individuo abbia commesso tutti e tre i casi. Forse ci sono più autori, o qualcuno ha imitato.
    3. Che le prove del passato (DNA, impronte, tracce) siano sufficienti o siano state gestite bene per fornire un match. Ma talvolta non sono conservate adeguatamente, o i metodi all’epoca erano meno rigorosi.
  • Punti di forza dell’investigazione:
    • Uso del profiling probabilistico: guardare pattern, escludere sospetti via DNA.
    • Collaborazione tra forze dell’ordine su casi freddi, uso di tecnologie moderne per riesaminare vecchie prove.
    • Anche l’uso di test ambientali (fogliame, tracce vegetali), in qualche caso prove autoptiche dettagliate (cosa ha mangiato la vittima poco prima, momento stimato, etc.) che aiutano a ricostruire timeline. Wikipedia+1
  • Punti deboli / dove il ragionamento può vacillare:
    • Se la regola delle iniziali è solo un bias cognitivo (noi tendiamo a cercare pattern anche dove ce ne sono pochi).
    • Potenziali errori nella raccolta, conservazione, contaminazione delle prove.
    • L’assenza di confessioni chiare, o di prove fisiche definitive per collegare Naso o altri sospetti con tutti e tre i delitti

Alphabet killer: un mistero irrisolto negli usa [crimini irrisolti]

Prospettive alternative e teorie

Alcune teorie riportate negli anni su Alphabet sono:

  • Forse non è un solo killer: alcuni autori sospettano che almeno uno dei delitti sia stato commesso da un diverso assassino, che non seguiva la regola delle iniziali, ma si trovava semplicemente sulla scena.
  • Qualche teoria dice che la regola delle iniziali sia più un costrutto mediatico, enfatizzato dai giornali per rendere la storia più inquietante, più facile da ricordare, piuttosto che qualcosa che derivasse da prove concrete raccolte fin dall’inizio.
  • Potrebbe essere un caso dove un omicidio è collegato tecnicamente, ma altri no; cioè: una mescolanza tra coincidenza, sospetto, possibile “imitatori” o forse un mentore o apporto multiple mani.

Cosa può farci la tecnologia oggi che non poteva farlo allora

Ecco alcune direzioni che potrebbero essere fruttuose in un futuro per scovare la vera identità di Alphabet Killer:

  1. Riesame del DNA con tecniche più sensibili: es. sequenziamento di nuove generazioni, controllo di tracce minute, anche su abiti o su polvere se conservati.
  2. Database di DNA: se emergono sospetti nuovi, si può comparare con famosa banca dati per cold cases.
  3. Analisi forense digitale / fotografica individuare fotografie vecchie, annunci, documenti che potrebbero collegare vittime, sospetti; usare AI per riconoscimento facciale, analisi di immagini ambientali o annunci di modellismo etc.
  4. Geoforensics e GIS ricostruire movimenti, pattern geografici (luoghi dove le vittime erano frequentate, luoghi di ritrovamento) usando modelli spaziali.
  5. Collaborazioni internazionali / interdisciplinari, con criminologi, psicologi, scienziati forensi, tecnici dati.

Stato attuale e commento finale sul caso Alphabet

In breve:

  • Gli Alphabet Murders rimangono ufficialmente irrisolti (per quanto riguarda almeno i tre casi di Rochester).
  • Naso è stato condannato per alcuni omicidi con pattern simili, ma non è stato legalmente collegato a questi casi specifici di Rochester.
  • Il documentario recente suggerisce che potrebbero esserci molte più vittime, e che la memoria delle vittime, delle famiglie, è ancora viva, così come il desiderio di verità nella comunità investigativa.
 https://allthatsinteresting.comaetv.comOxygen
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