Akko è un nome che in questi anni di boom delle tastiere meccaniche, si è subito piazzata in pole position, rimanendo però in quel settore di mercato consumer che è un po’ una comfort, senza mai andare a pestare i piedi ai grandi delle boutique store.
Evidentemente forti di questi anni di vendite incredibili, per l’entry level, ha deciso di fare il salto di qualità, e non in un settore specifico, ma in tutti: switch, stabilizzatori, kit, e tasti.
Akko alla ricerca dell’innovazione a basso costo
Il problema che Akko ha sempre cercato di risolvere, è stato l’accessibilità ai materiali e l’eliminazione dei group buy. I group buy sono una pratica comune dalla nascita dell’hobby delle tastiere meccaniche, si basa sulla prenotazione di materiali che devono essere ancora prodotti.
Purtroppo le attese, soprattutto per la stampa dei tasti, soprattutto in double shot, possono estendersi fino ai 17 mesi, e qui per molto tempo Akko è stata la leader della fornitura sempre in stock, ed il materiale usato è sempre stato il pregiato PBT.
Anche qui le considerazioni e le scuole di pensiero si dividono, e molti entusisti preferiscono l’ABS, che seppure inferiore qualitativamente, fornisce però un suono più gradito da molti. Akko ha quindi cominciato da poco la sua personale produzione di tasti ABS.
Anche se solo nelle varianti Bianco su Nero e Nero su Bianco, sono andate a ruba in pochissimo tempo. Adesso si tratterà solo di attendere altre colorazioni con questo nuovo metodo.
Questo è di per se già il colpaccio più grande di Akko, visto che GMK, Domikey e altre 2 o 3 ditte semisconosciute sono gli unici fornitori di tasti ABS, e la loro produzione va molto a rilento.
Altro colpaccio è quello contro gli stabilizzatori Durock, che in pratica con gli Cherry sono gli unici sempre in stock, con la differenza che gli cherry perdono continuamente in popolarità, soprattutto dopo l’avvento dei TX, perennemente sold out.
Durock e Tx sono famosi per la loro precisione di costruzione (e per il loro prezzo, circa 22-27€), che evita rumori strani e traballamenti con la semplice applicazione di lubrificante 205g. Mentre per tutti gli altri stabilizzatori sono necessari almeno 2 mod molto complesse e tediose, per limitarne il rumore.
Ecco allora Akko uscirsene con questi nuovi set di stabilizzatori a vite, con una tolleranza di stelo molto bassa, che garantisce le stesse performance di TX e Durock per 15€. Ovviamente con costruzione in nylon come gli altri, e con particolare attenzione all’assenza di deformazione delle stecche, e dei colori selezionabili dallo store.
Passiamo adesso alle novità riguardanti gli switch lineari e tattili. Akko ha sempre dominato in questo settore, garantendo switch prelubrificati di fabbrica, multimateriale POM e Nylon, e una grande attenzione alla tolleranza dello stelo e dell’housing, tant’è che è uno dei pochi produttori a non doverti costringere ad usare il filming per bloccare l’housing.
Ma, adesso vuole passare nella lega dei campioni, cominciando a produrre a basso costo, quelli che fino ad ora erano gli switch più costosi, in full POM. Il Poliossimetilene, a differenza del nylon, ha proprietà di resistenza meccanica allo sfregamento nettamente superiori.
Permette una garanzia di milioni di pressioni in più del vecchio multimateriale ed un suono più preciso. Akko ha pensato bene anche di postare un elenco delle prestazioni a confronto, di tutta la sua gamma di switch.
Infine, finalmente la killer keyboard 75%, quella che la comunità aspettava da tempo, la MOD007 versione 2, la tastiera che doveva mettere fine all’egemonia della GMMK PRO.
In questi anni Keycron, Akko, Ajazz, Everglide e Next Time ci avevano provato, ma purtroppo per un motivo o per un altro avevano fallito, anche un po’ miseramente in alcuni casi.
Contenere il prezzo di una 75% di alluminio sotto i 200€, con quelle rifiniture, quel profilo sonoro e soprattutto gasket mount, è stata una vera sfida ingegneristica, ed il costo maggiore rimaneva la PCB che fino ad ora era orientata con i led a nord invece che a sud, come tutte le tastiere premium o di boutique.
Questo interferiva con i tasti di profilo Cherry, che non si incastravano perfettamente, e quindi costringeva ad utilizzare profili alti o alternativi, che non sempre sono disponibili in ABS.
Adesso tutti i tasselli sembrano al loro posto, e ad Akko rimane solo la capacità di affinare le tecniche, per forse un giorno diventare un vero leader di questo settore.